Il Natale non ferma i dati negativi

Dagli Stati Uniti sono arrivati segnali ancora preoccupanti dal mercato del lavoro: in particolare le richieste di sussidi settimanali sono giunte al livello peggiore dal lontano 1992, con 586 mila unità. Dal Giappone invece è arrivata la conferma di quanto invece si sapeva già da alcuni giorni (ricorderete l’annuncio della Toyota di un paio di settimane fa): la produzione industriale ha fatto registrare una contrazione record, lasciando sul terreno l’8.1% in un solo mese e portando il calo annuale addirittura al 16.2%. In questo caso non pesa solamente una contrazione dei consumi globali ma anche la forza della moneta locale che non favorisce di certo le esportazioni. 
Dal Vecchio Continente nessuna dato ma ancora tanta incertezza sulla politica monetaria da adottare: il 15 gennaio non è poi così lontano e si sprecano i commenti dei Banchieri Centrali. Da ultimo il governatore della banca centrale austriaca, Nowotny, ha ammesso che la situazione è più seria di quanto si attendessero e che non è possibile conoscere ora l’evoluzione degli interventi sui tassi di riferimento.
Dalla settimana corta appena iniziata non si attendono molte notizie: forse l’unica degna di nota potrebbe essere la pubblicazione dell’indice PMI dell’area di Chicago, da cui non ci si attende nulla di più di un ulteriore calo.
Veniamo ora ad un po’ di analisi tecnica per cercare qualche riferimento in questa giornata.



EurUsd- grafico 240 min

EurUsd: dopo l’impulsivo rialzo a 1,4720 del 18 dicembre scorso, l’EurUsd ha ritracciato fino a 1,3822 (38,2% di ritracciamento Fibonacci) per poi risalire. 1,4200 sarà una resistenza robusta da rompere, ma l’EurUsd sembra voler fare un doppio massimo a 1,47 nei prossimi giorni, prima di scendere più in basso. Per oggi dunque rimaniamo bullish sopra 1,4125 anche se l’inerzia necessaria per rompere stabilmente 1,4200 è notevole. Brevemente citiamo anche la corsa incessante dell’EurGbp verso 0,98. Dopo aver fatto un massimo a 0,9668, vediamo ora l’EurGbp ritracciare brevemetne verso 0,9621, livello prossimo anche al Pivot centrale di giornata (0,9614). Un vero e proprio massacro della Sterlina!Per quanto concerne i cross contro lo Jpy, solo l’Euro riesce in qualche modo a consolidare i guadagni ottenuti nei giorni scorsi. Infatti GbpJpy, UsdJpy, AudJpy puntano ancora a ribasso, anche se logicamente con più calma visto il ridotto volume di scambi.Diamo anche una breve occhiata agli “Scandies”: la Corona Norvegese riesce a riprendere qualcosa contro l’Euro, e da 10,1770 sta andando a toccare 9,8575. Non è escluso che provi a stornare ancora di più, andando verso 9,6600 visto che lo swing che ha portato il Nok ai minimi storici era chiaramente “overdone”. Contro il Usd invece la storia non è così tragica: dopo aver tentato invano di superare 7,300 in molteplici occasioni, finalmente il Usd si sta arrendendo e ora punta a 6,94. Contro Euro la Corona Svedese gode di una sorte simile, mentre contro il Usd gode di una forza maggiore.

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