Entusiasmo per Trump svanisce, a Milano soffre Unicredit

ORA TRUMP PIACE DI MENO – Inizio di settimana decisamente negativo a Piazza Affari, mentre su tutti i listini azionari mondiali crescono i timori per le conseguenze negative che le misure neo-protezionistiche dell’amministrazione Trump, tra cui il bando all’ingresso di musulmani negli Usa per i prossimi tre mesi, potrebbe avere per i commerci e la crescita mondiale. Dopo la prima ora di lavoro l’indice Ftse Mib cede l’1,31%, il Ftse Italia All-Share è in calo dell’1,22% e il Ftse Italia Star perde lo 0,38%.

UNICREDIT INDIETRO TUTTA – A soffrire maggiormente sono finanziari e ciclici, con Unicredit in rosso del 4,66%, mentre secondo alcune indiscrezioni oggi si dovrebbe tenere un Cda straordinario della banca per avviare l’esame dei conti del 2016, che saranno ufficialmente approvati dal Cda del 9 febbraio prossimo. Jean-Pierre Mustier sarebbe infatti intenzionato a far partire l’aumento da 13 miliardi già lunedì prossimo (il 6 febbraio), prima di quanto finora previsto (il 13 febbraio).

MUSTIER ACCELERA TEMPI PER AUMENTO – Per riuscirvi oltre ad anticipare l’esame dei conti, il Cda verrebbe riconvocato entro i prossimi 2-3 giorni per decidere la forchetta indicativa di prezzo dell’aumento. Perdite superiori al 2% colpiscono anche Leonardo, Intesa Sanpaolo e Tenaris, mentre solo Stmicroelectronics, grazie ai buoni conti diffusi la scorsa settimana e accolti positivamente da analisti e investitori, riesce a mantenersi in rialzo guadagnando poco più di mezzo punto percentuale.

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