Incertezze e speranze!

L’incertezza la fa ancora da padrona e sembra sempre più difficile avere delle certezze riguardo ai mercati finanziari. Di ritorno da un week end in Alta Maremma (dagli amici Silvio e Licia dell’Agriturismo Sant’Agnese, che consigliamo ai nostri amici lettori per un week end all’insegna di sapori toscani) cerchiamo di interpretare le notizie che le agenzie di stampa battono di ora in ora, ma facciamo fatica ad avere le idee chiare. E’ un miscuglio di speranza, di incertezza, di perplessità riguardo alle soluzioni adottate dalle varie Banche Centrali, sperando che prima o poi anche gli investitori, ma soprattutto i grandi fondi Sovrani, ricomincino a credere nei mercati e riprendano ad investire, ripristinando un poco di fiducia.
Nessuno si azzarda a parlare di possibile ripresa, per non essere scambiato per superficiale, e i catastrofisti si moltiplicano, quando solo sei mesi fa sembravano non esistere. Che sia giunto il momento, proprio per questo, di scommettere su una ripresa?
Oggi i mercati Usa resteranno chiusi (market holiday), mentre domani sarà il giorno dell’insediamento di Obama alla Casa Bianca, in un misto di timori e grandi speranze. Ma la settimana sarà importante per numerosi dati in Giappone, per i timori della Banca Nazionale Svizzera relativamente alla forza del Franco, ma anche per i dati Europei relativi allo Zew e al Pmi dei servizi. Tutti dati che di volta in volta potranno farci capire se lo stato di salute delle economie occidentali potrà ancora peggiorare nel breve periodo, come dicono in molti.  Anche nel Regno Unito sarà settimana di dati, dai prezzi al consumo alle minute della Bank of England, fino ai dati sul Pil del quarto trimestre e delle vendite al dettaglio venerdì prossimo.
Insomma, chi più ne ha più ne metta. Sul mercato dei cambi raccomandiamo come sempre prudenza data la volatilità e i non trend in atto, per cui tutto resta possibile, anche se qualche idea in tal senso ce la siamo fatta. In primis pensiamo che la Sterlina sia vicino alla fine del ribasso, così come il franco svizzero invece sembrerebbe essere alla fine del rialzo di medio termine. Se così fosse, ciò significherebbe la fine dell’alta avversione al rischio e l’inizio di una nuova fase, negativa per le valute rifugio e positiva per le valute ex alti tassi e quelle che invece i tassi li hanno ancora sufficientemente alti come Nzd e Aud.

Il quadro tecnico della sterlina sembra essere impostato al rialzo per l’inizio di un movimento con obiettivi in area 1.6000 – 1,6500 da non escludere nel giro di qualche settimana. Si tratta di una S3 (per coloro che conoscono le nostre metodologie) con obiettivi intorno alla media a 100 inizialmente, data da 1.5988, per poi forse cominciare una fase correttiva più ampia in cui i target saranno di volta in volta dati da minimi precedenti violati, che costituiranno delle resistenze formidabili.

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