CASA BIANCA – l'economia secondo Obama (II parte)

Dal momento che noi ci troviamo ancora nelle primi battute del rilancio economico, il piano di stimoli di Obama sembra mancare questo test.

Si fa ancora un gran parlare di progetti “shovel-ready” (progetti pronti per essere realizzati non appena verranno approvati; il problema per molti di questi progetti infrastrutturali però è che spesso si verificano lunghi ritardi, determinati dalla contrarietà delle comunità locali nel acconsentire la partenza dei lavori: c’è chi non vuole una strada vicino a delle aree verdi oltre ai soliti problemi ambientali).

Molti quindi hanno criticato la legge perché meno di due terzi del pacchetto di stimoli partirà prima del settembre 2010 (mancando così di tempestività).

Ma esiste anche un altro problema: gran parte della spesa presente nella legge non è direttamente finalizzata alle infrastrutture e quindi provvisoria. La spesa medica (il sostegno sanitario per la gente più povera) e l’educazione rappresentano circa 240 miliardi di dollari di stimoli; è difficile ipotizzare però che in due anni il Governo Federale riesca a tagliare questa spesa, convertendola in un progetto di espansione duraturo.

Il presidente Obama dispone di una vasta maggioranza in entrambe le camere del Congresso e non dovrebbe avere grossi problemi a far approvare qualsiasi proposta sensata;  ma i mercati cominciano ad essere scettici circa la capacità di Obama di mantenere una certa disciplina nella gestione del budget se il pacchetto non verrà profondamente rivisto al Senato.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!