Credit Suisse, i clienti vogliono i bonus

Finalmente sono tornati i tori sulle piazze finanziarie, nel vecchio continente i listini a metà seduta guadagnano quasi il punto percentuale. Mercati che scontano i dati, sopra le attese, del mercato immobiliare americano, segnale questo giudicato dagli analisti come un indicatore di ripresa del settore.

Non è però l’unica buona notizia che arriva dagli Stati Uniti. Il piano [a]TRAP[/a], Troubled Asset Rescue Plan, comincia a farsi sentire. Lo scorso gennaio infatti il tesoro americano ha stanziato la prima metà dei fondi, messi a disposizione dal piano salva banche, varato dalla precendete amministrazione Bush. Un intervento che ha interessato 23 istituti finanziari, con 386 miliardi di dollari, circa la metà del maxi fondo. Adesso le banche che hanno ricevuto i capitali, dovranno dichiarare come questi capitali sono stati impiegati.
E la prima che ha messo in pratica una delle leggi del piano TRAP è stata [s]Citigroup[/s], che dei 45 miliardi di dollari ricevuti, ha comunicato che oltre l’80%, circa 37 miliardi di dollari, sono stati impiegati nel settore credito, aumentando l’emissione di prestiti e mutui.

Giro di poltrone invece per [s]Royal Bank Of Scotland[/s]. Dopo quasi trentanni, [p]Tom McKillop[/p], ha lasciato la presidenza dell’istituto britannico a [p]Philip Hampton[/p]. L’ex manager di RBS era stato criticato più volte per alcune decisioni intraprese, come l’operazione fatta su ABN.

Ma se a [s]RBS[/s], e nelle istituzioni finanziare della City, sotto scacco sono i big manager, a [s]Credit Suisse[/s] invece tremano tutti. Gli investitori danneggiati dal default [s]Lehman[/s] sono sul piede di guerra, ed oltre alla mancata distribuzione del bonus ai dipendenti della banca elvetica, adesso compare anche una richiesta alquanto anomala. I manager di Credit Suisse dovrebbero restituire i bonus ricevuti tra il 2004 e l’anno scorso. Quattro anni di premi, che se effettivamente restituiti, coprirebbero un eventuale risarcimento ai risparmiatori danneggiati dal crack Lehman.
Un indennizzo che la stessa Credit Suisse aveva già messo in atto nelle scorse settimane, anche se l’operazione aveva toccato solo il 5% dei quasi 400 investitori danneggiati dal default della banca americana.

Per quanto riguarda invece gli istituti italiani, la Banca d’Italia lancia un warning sul mercato dell’est Europa. Secondo l’osservatorio sull’area East Europe, creato nello scorso ottobre, alcuni istituti italiani potrebbero essere esposti al mercato dei mutui e finanziamenti dei paesi dell’est.
Secondo indiscrezioni di stampa, gli istituti potrebbero essere [s]UniCredit[/s] e [s]Intesa Sanpaolo[/s], le quali rispettivamente dovrebbero avere un’esposizione di 75 e 27 miliardi di euro, relativamente limitata per le due Big Bank italiane.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 64.58 EUR +1.03%
American Express Nyse 16.09 USD -5.24%
Anima Borsa Italiana 1.448 EUR -1.76%
Axa Euronext 12.19 USD +2.48%
Azimut Borsa Italiana 3.97 EUR -0.63%
Banca Generali Borsa Italiana 2.63 EUR -2.50%
Bank of NY Mellon Nyse 27.15 USD -0.11%
Barclays Lse 5.47 USD +1.10%
BlackRock Nyse 109.2 USD -1.08%
BNP BNP 26.71 EUR -2.48%
Citigroup Inc Nyse 3.46 USD -5.20%
Credit Agricole Euronext 9.255 EUR +3.75%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 29.82 CHF +0.20%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 20.47 EUR +5.51%
Dexia Euronext 2.37 EUR -2.86%
Fortis Euronext 1.53 EUR -7.96%
FT Inv. Nyse 50.89 USD +2.66%
Goldman Sachs Nyse 82.81 USD -0.90%
Henderson Lse 72.5 GBp -2.68%
HSBC Investments Lse 527 GBp 0.00%
ING Euronext 6.46 EUR +5.27%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.33 EUR -2.61%
Invesco Nyse 12.33 USD -1.28%
Janus Capital Group Nyse 5.46 USD +1.67%
Jp Morgan Nyse 24.05 USD -4.56%
Julius Baer Swiss Market Exchange 33.68 CHF +0.42%
Legg Mason Nyse 15.82 USD -1.12%
Man Group Lse 190.7 GBp +3.92%
Mediobanca Borsa Italiana 7.00 EUR +0.94%
Mediolanum Borsa Italiana 3.01 EUR +3.08%
Morgan Stanley Nyse 20.94 USD +0.67%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.05 EUR -3.11%
Natixis Euronext 1.18 EUR +0.68%
Nordea bank Omxnordicexchange 44.3 SEK +4.48%
Raiffeisen Wiener Borse 14.9 EUR -0.73%
Schroders Lse 699.0 GBp -2.51%
Skandia (Old Mutual) Lse 53.2 GBp +4.93%
State Street Nyse 24.18 USD +2.85%
Ubs Swiss Market Exchange 13.24 CHF +1.22%
Unicredit Borsa Italiana 1.30 EUR +1.09%

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