Investire sull’economia reale è un bene

Immaginare il futuro e realizzarlo. È quanto fanno coloro che costituiscono l’Italia dei talenti, capaci di scommettere su un’idea vincente che li porta a percorrere strade professionali uniche, tracciate spesso dalla rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Sono tante le startup che nascono e crescono anche grazie al supporto di realtà come le piattaforme di equity crowdfunding, che facilitano l’incontro con privati per trovare nuovi soci di capitale e società di venture capital, che sostengono gli imprenditori di nuova generazione impegnati a far crescere le proprie aziende attraverso investimenti finanziari e seguendone da vicino i percorsi di sviluppo. Il dialogo che grazie a queste realtà si instaura tra imprenditori e investitori ottimizza gli interessi di entrambi, superando le sfide che ciascuno di loro si trova ad affrontare.

Oggi imprenditori e risparmiatori si trovano ciascuno di fronte a una grande sfida: le imprese devono riuscire ad accedere al mercato dei capitali, che in Italia passa per l’80% circa dal canale bancario, e trovare le risorse necessarie per innovarsi, internazionalizzarsi e restare competitive nel proprio settore di riferimento.Gli investitori invece devono riuscire a trovare occasioni di investimenti che generino rendimento nel complesso contesto di un mondo a tassi zero. Un approccio agli investimenti finanziari che includa progetti sull’economia reale e sul mondo del non quotato rappresenta pertanto una grande opportunità per i clienti, ed è un segmento su cui i bravi consulenti finanziari dovrebbero iniziare a specializzarsi, per centrare un duplice obiettivo. Da un lato educare gli investitori su questo segmento dalle enormi potenzialità ma ancora poco conosciuto e dall’altro ritagliarsi uno spazio professionale fortemente distintivo.

*co-direttore generale di Azimut Holding

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