Robo-advisor: gli asset cresceranno del 2.500%

Continua la crescita esponenziale del mondo dei robo-advisor. Secondo quanto emerge da uno studio americano condotto Cerulli Associates l’aum (Asset under management) delle piattaforme di robo-consulenza raggiungerà i 489 miliardi di dollari entro il 2020. Ciò vuol dire una crescita delle attività di risparmio gestito in Usa di 2.500%. Oggi l’aum ammonta a circa 18,7 miliardi di dollari.

La crescita, sempre secondo la ricerca, sarà trainata dalle imprese del mercato retail e, in seguito, anche dalle società di consulenza più tradizionali che integreranno l’offerta digitale nei propri servizi. All’interno del mondo della consulenza digitale rientrano infatti sia le start up come Betterment e Wealthfront, sia i big del settore come Charles Schwab e Vanguard Group che hanno recentemente sviluppato servizi interni e partnership in questa direzione.

Ma anche gli altri player dell’industria del risparmio gestito non stanno a guardare. Durante una conferenza stampa, il presidente della divisione wealth management di Morgan Stanley, Gregory Fleming, ha accennato recentemente a una futura offerta digitale per attirare verso i propri servizi finanziari la fascia più giovane della clientela. La speranza, neanche troppo nascosta, è che alla fine il cliente che inizierà con l’offerta online avrà bisogno di una gestione dei risparmi più complessa e dovrà quindi richiedere il servizio completo, che comprende anche la consulenza finanziaria “fisica”.

Anche State Street e Invesco, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero pronte a scendere in campo. Un passo naturale per entrambe le società in virtù dei rispettivi emittenti di etf Spdr e PowerShares.

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