Capolavori che parlano cinese

Il record di Amedeo Modigliani ha lasciato il mondo a bocca aperta.
170,4 milioni di dollari per lo strepitoso Nu couché, spesi contro ogni previsione da un compratore asiatico, Liu Yiqian, ex tassista e proprietario del Long Museum di Shanghai. La stima per il capolavoro italiano (arrivava dalla prestigiosa collezione Mattioli) era di “soli” 100 milioni. Non si tratta dell’unica aggiudicazione stellare delle settimane newyorchesi, che dall’800 al contemporaneo hanno regalato un record dopo l’altro. Per fortuna con ottimi risultati anche per i nostri italiani.

Fontana per 29 milioni
Una Fine di Dio di Lucio Fontana di colore Giallo è stata acquistata alla cifra record di 29,1 milioni di dollari, sembra sempre da un collezionista asiatico. Questa è semplicemente un’ulteriore conferma di quello che è successo a ottobre a Londra, alla Italian Sales: l’arte italiana, a lungo sottovalutata, sta venendo fuori in tutto il globo. L’attenzione nei confronti dei nostri capolavori è alta e i risultati non possono che migliorare. Pensate ad esempio al valore di Lucio Fontana rispetto ad un suo compagno di viaggio come Mark Rothko, che però è nato in America: la sproporzione è evidente. Il lavoro di Fontana a livello accademico è apprezzato in tutto il mondo e il mercato deve e dovrà adeguarsi a questa popolarità. Quindi, crescerà ancora.

Il gruppo del bar Jamaica
Con lui tutti i suoi amici che negli anni ’60 popolavano il bar Jamaica a Milano. Bonalumi, Scheggi, Manzoni e Enrico Castellani. Una Superficie Blu, estroflessa, del 1961, ha totalizzato ben 362.000 euro proprio da noi a Finarte, a Milano. Calcolando la dimensione ridotta dell’opera (50x70cm) e il fatto che in Italia le condizioni per comprare non sono così agevoli come in altre piazze mondiali, è un segnale più che incoraggiante. Ma Castellani non è stata l’unica conferma. Nanda Vigo, la designer collezionata ad Artissima dal Castello Di Rivoli, ha performato molto bene. Uno dei Cronotopo del 1965, è stato aggiudicato per 50.000 euro contro una stima di 28.000-32.000 euro. Significativi anche i risultati (sempre nell’asta milanese di Finarte, novembre 2015) per Mario Schifano – il grande cemento su tela Pittura (1959), lotto 32, è stato aggiudicato per 93.000 euro contro una stima di 60.000-80.000 euro, mentre il lotto 33 Futurismo Rivisitato (1973) per 21.250 euro (stima 15.000-20.000 euro) – e ancora, le opere di Rodolfo Aricò, aggiudicato per 15.000 euro (lotto 89, stima 8.000-10.000 euro).

L’arte contemporanea

I risultati delle aste di arte del XX secolo e di arte contemporanea ci incoraggiano perché dimostrano come il mercato abbia risposto in modo positivo alla nostra offerta che, ricordiamo, è la prima del nuovo corso di Finarte. È stato aggiudicato oltre il 60% dei lotti di arte contemporanea, a Milano, per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro, con un nutrito gruppo di opere che ha superato in maniera significativa la stima massima a catalogo: le opere di Turi Simeti, Un ovale bianco del 1980 (lotto 62), ha raggiunto il prezzo di 43.750 euro (stima 18.000-22.000 euro), e Un ovale nero del 1981 (lotto 64), aggiudicato per 32.500 euro contro una stima compresa tra i 12.000 e i 18.000 euro, o l’opera di Gianfranco Baruchello Città di poeti in fase esplosiva del 1963 (lotto 98) che ha chiuso a 40.000 euro contro una stima di 20.000-25.000euro, o ancora Oltre il linguaggio, del 1968, di Vincenzo Agnetti (lotto 104) aggiudicato a 52.500 (stima 15.000-20.000 euro).
Quello che vi consigliamo, per i mesi a venire, è come sempre cercare di intuire gli appetiti dei grandi protagonisti dell’arte, per cercare di seguirne le orme e trasformare le intuizioni in business. Ad esempio, il gallerista Gian Enzo Sperone, colui che in qualche modo ha ereditato lo scettro di italiano in America da Leo Castelli, ultimamente si sta interessando ai Razionalisti degli anni ’30. E quindi: Manlio Rho, Luigi Veronesi, Atanasio Soldati, Mario Radice. Ne ha portato una bella selezione all’ultima edizione della Biennale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze. Visti i prezzi, più che ragionevoli, potrebbe essere il vostro prossimo acquisto vincente.

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