Il dilemma del digitale

La crescente digitalizzazione impone che la tecnologia giochi un ruolo molto più attivo anche nel business del private banking. Come le tecnologie digitali stanno infatti trasformando la nostra vita di tutti i giorni, anche i clienti del private banking si aspettano che gli esperti che gestiscono i loro patrimoni facciano lo stesso. In realtà questo cambiamento sta avvenendo molto lentamente.

Strumenti di lavoro
Numerosi sono gli aspetti su cui lo sviluppo digitale dovrebbe creare un impatto significativo: dalla sempre maggiore disponibilità di informazioni che riduce il ruolo “informativo” dei relationship manager, ai social media che sempre più influenzano i temi di fiducia e trasparenza da parte dei clienti; dalle tecnologie web-based che dovrebbero rivoluzionare le modalità di interazione, fino alle tecnologie emergenti di analisi dei dati che offrono nuove possibilità di migliorare le previsioni. Andando a confrontare le esigenze digitali dei clienti con l’offerta digitale degli operatori lungo tutta la catena del valore dei wealth manager, ci troviamo di fronte a due temi molto rilevanti: da una parte la richiesta di attività digitali da parte dei clienti è arrivata proprio al cuore dell’attività di private banking. I clienti non si limitano più a effettuare in forma digitale soltanto la ricerca di informazioni o l’esecuzione delle transazioni; esprimono l’esigenza di avere il supporto delle nuove tecnologie anche nelle fasi più critiche del processo di investimento, come l’analisi di portafoglio e le simulazioni e lo sviluppo di indicazioni di investimento dedicate.
Dall’altra parte troviamo un gap nell’offerta degli operatori che ancora non sono pronti a rispondere alle esigenze dei clienti, in particolar modo sugli aspetti di comunicazione e interazione tra cliente e gestore, e anche per tutto quanto riguarda
l’utilizzo di strumenti diversi dal web, sia dovuto alla limitatezza dei budget, sia alla limitata comprensione delle aspettative dei clienti.

Tradizione e innovazione
La posta in gioco è molto alta, pertanto credo sia giunto il momento per gli operatori di investire nello sviluppo di competenze digitali sofisticate. Gli operatori che saranno per primi in grado di accompagnare il modello tradizionale basato sulla relazione, con prodotti e servizi digitali intuitivi e semplici da utilizzare riusciranno a ottenere un vantaggio competitivo significativo per i prossimi anni.

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