Immobili, maneggiare con cura

L’accordo con Rosewood per trasformare l’edificio dell’ex Poligrafico di Roma in un hotel di lusso, le torri dell’Eur e la cessione di un pacchetto di immobili a Milano. In un mercato ancora piuttosto asfittico, il braccio del real estate di Cdp nel 2015 è molto attivo. Il gruppo oggi ha messo mano a oltre il 10% dei 2 miliardi di euro di patrimonio (che vengono dal pubblico), per 2,7 milioni di mq, incassando circa 300 milioni. Parla Giovanni Paviera, amministratore delegato di Cdp Immobiliare. Al gruppo fa capo un patrimonio di circa 1,8 miliardi di euro, cui si aggiungono 750 milioni in gestione attraverso il fondo Fiv.

Come sta andando il mercato del mattone in Italia?
Sta migliorando soprattutto nei volumi. Dopo un 2014 che ha registrato transazioni per un ammontare di circa 5 miliardi di euro, il 2015 ha visto una crescita e potrebbe chiudersi con transazioni di circa 7 miliardi di euro. Anche ilresidenziale ha iniziato a dare cenni di ripresa quantomeno sotto il profilo del numero delle transazioni.

È preda ambita dai player esteri perché tratta a sconto, o perché ha davvero un buon potenziale?
Gli investitori internazionali sono positivi sul settore immobiliare italiano. Circa l’80% delle transazioni immobiliari in Italia nel 2014 e nei primi 9 mesi del 2015 è riconducibile a loro. Le ragioni sono due: una di tipo macroeconomico e una legata ai valori immobiliari in Italia, di gran lunga inferiori a quelli di altri paesi europei.

Nel 2015 c’è stato molto dinamismo da parte vostra. Come vi muovete?
Per le Torri Fintecna all’Eur e la cessione di un pacchetto di immobili a Milano siamo alla fase di vendita, per il Poligrafico non ancora. Ma il fatto di portare un immobile sul mercato è solo l’ultimo passaggio dato che la parte più strategica e rilevante per noi è trovare per un immobile il modo per far emergere il suo valore, e non solo dal punto di vista finanziario. Noi non siamo investitori opportunistici.

L’antico palazzo del Poligrafico e della Zecca dello Stato di Piazza Verdi, a Roma, diventerà un hotel extralusso della Rosewood Hotels and Resorts International Limited, società controllata dalla New World China Land Ltd. Perché avete scelto il colosso alberghiero Rosewood?
La struttura diventerà un hotel di lusso: Residenziale Immobiliare 2004, controllata da Cdp Immobiliare (75%) e partecipata da Finprema (25%), ha sottoscritto una lettera di intenti con la società cinese per la futura gestione dell’hotel e delle residenze. Abbiamo scelto Rosewood perché gestisce hotel molto prestigiosi come il Crillon di Parigi o il Carlyle di New York e inoltre beneficia dell’attenzione che raccoglie la controllante New World China Land ltd. Con Rosewood abbiamo siglato un accordo di management contracting, nel senso che ci assisteranno in tutti gli aspetti che riguardano la realizzazione dell’hotel. Rosewood si è già impegnata a corrispondere un rendimento adeguato per la parte che gestirà. Ora ci aspettiamo che altri investitori si inseriscano.

Avete poi fatto la gara e ha vinto la cordata formata da Beni Stabili, Borio Mangiarotti e Varde, operazioni che hanno generato forti incassi e che serviranno per finanziare nuove operazioni. E sul resto?
Abbiamo ceduto per 23 milioni il 50% della partecipazione a Telecom Italia che metterà la sede di Tim. La società di telefonia parteciperà pro quota all’equity stanziato per la riqualificazione, il resto verrà da finanziamenti bancari, per un investimento totale di 100 milioni. Nel frattempo Cdp valuterà quando vendere l’altro 50%. A luglio Cdp ha ceduto un pacchetto di sei immobili a Milano, due destinati a uffici e il resto al residenziale, di cui abbiamo curato tutta la parte urbanistica.

Qual è il percorso professionale che l’ha portata a ricoprire la carica attuale?
Parte dalla finanza, prima come revisore contabile e come direttore finanziario di realtà industriali e successivamente immobiliari. Ho poi completato il percorso formativo lavorando nei servizi immobiliari (società di consulenza immobiliare) e nel business development di società immobiliari quotate. Successivamente ho ricoperto per 12 anni il ruolo di direttore generale e di amministratore delegato di società quotate e di sgr immobiliari nell’ambito di gruppi nazionali e internazionali. Da maggio 2014 sono entrato a far parte del gruppo Cdp come head of real estate e ceo di Cdp Immobiliare.

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