Immobiliare, il tesoro nascosto

La nuova ondata di pessimismo che si è abbattuta sui mercati finanziari, scatenata dal rinnovato pessimismo verso la solidità del sistema economico italiano, ha trascurato un aspetto fondamentale: la ricchezza delle famiglie e il loro limitato indebitamento, almeno se paragonato ad altri Paesi vicini.
Un patrimonio che vale 5.400 miliardi di euro a considerare il solo mattone, che costituisce oltre il 60% della ricchezza complessiva del Paese. Un asset poco valorizzato, soprattutto durante la lunga stagione della crisi, che per fortuna ora si sta avviando verso la conclusione. Nel 2015 in Italia le transazioni di compravendita sono state circa 450mila in leggera crescita rispetto all’anno precedente, mentre per i prezzi si attende ancora la svolta. Di certo c’è da dire che gli operatori internazionali vedono il bicchiere mezzo pieno, come dimostrano gli investimenti avvenuti nel comparto negli ultimi mesi. E un certo dinamismo si registra anche sul fronte delle nuove iniziative imprenditoriali, come dimostra la novità di Homepal, un servizio innovativo per comprare, vendere e affittare casa senza avvalersi delle agenzie, ma affidandosi alla viralità dei social network e alle funzionalità delle nuove tecnologie. “Oggi la casa non si vende più solo per dati di superficie e metri quadri, ma nella decisione d’acquisto interviene sempre più spesso anche il fattore emozionale che è più facile trasmettere attraverso i social” – commenta Monica Regazzi, ceo di Homepal e in precedenza partner di The Boston Consulting Group. La piattaforma guida l’utente in tutti i passaggi – dall’inserimento dell’annuncio alla firma dei documenti – senza intervenire direttamente nella compravendita, ma mettendo a disposizione servizi ad alto valore aggiunto a costi estremamente contenuti.
Il 2016 sarà dedicato al lancio della società in Italia. Dal 2017 è previsto un piano di internazionalizzazione in Europa, dove si registrano 4 milioni di compravendite l’anno, partendo dai Paesi con maggiore recettività quali Germania, Gran Bretagna e Spagna.

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