Caccia agli evasori in Lussemburgo

Il Fisco è a caccia di evasori italiani che hanno portato i capitali in Lussemburgo. Un’azione che si inquadra nella strategia avviata con la voluntary disclosure, che ha costituito l’ultima possibilità di regolarizzazione per il denaro portato illecitamente all’estero. Ora prende il via la seconda fase, quella che mira a perseguire quanti non hanno aderito alla regolarizzazione.
Il Fisco lussemburghese ha 60 giorni di tempo per comunicare i nomi degli italiani detentori di conti correnti nel Paese. Già nel settembre scorso l’Olanda ha chiesto a una banca svizzera informazioni su un gruppo di contribuenti sconosciuti, ma accomunati da un analogo comportamento. I correntisti olandesi in Svizzera non avevano compilato il formulario necessario per attestare l’origine e la dichiarazione delle attività detenute all’estero.

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