Adesso fa paura anche il Sudafrica. A guardare le mosse di giganti del private equity come Brait Se, Actis e Old Mutual sembra che il Paese un tempo guida del Continente Nero sia diventato di colpo un altro focolaio di tensioni per i mercati internazionali.
A differenza di altri Paesi che rientrano nel novero dei Brics, come Brasile e Russia, il Sudafrica continua a crescere, anche se negli ultimi mesi ha rallentato bruscamente la sua marcia e diversi analisti pronosticano la prossima entrata in recessione. Anche perché la disoccupazione al 25% e il dimezzamento della valuta locale creano le condizioni per disordini sociali.
Il ministro delle Finanze, Pravin Gordhan, ha provato a rassicurare, sottolineando che il Governo ha in programma un vasto programma di riforme, che tra le altre cose prevede importanti privatizzazioni. Per il momento, tuttavia, sul mercato prevale il pessimismo, come evidente dalla fuga di grandi investitori.
Luigi dell’Olio