E’ l’ora del consolidamento

Sorgente Sgr vuole essere protagonista del consolidamento atteso nel mercato italiano del mattone. Come racconta in questo colloquio con PRIVATE il nuovo direttore generale, Giovanni Cerrone, che annuncia anche una serie di novità per la società.

Si è appena insediato in una società molto attiva sul mercato. Cosa attendersi per i prossimi mesi?
Pensiamo a una strategia di crescita diversificata, che passi anche attraverso l’innovazione dei prodotti. Stiamo valutando di acquisire società di gestione del risparmio specializzate in particolari comparti, come l’housing sociale, con l’obiettivo di arricchire la platea dei nostri investitori con soggetti come le fondazioni bancarie e le assicurazioni. Da fine dicembre è operativo il Fondo Bernini, dedicato alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare di Enplac, che esordisce con un valore di oltre 100 mln di euro e ha una durata prevista di 15 anni, con immobili a destinazione non residenziale in zone centrali e semicentrali di Roma e Milano. Stiamo anche considerando il settore dei cosiddetti “non performing loans”, i crediti in sofferenza, nel quale abbiamo lanciato il fondo Pinturicchio, tuttora in fase di sottoscrizione.

Sorgente Sgr ha anche comprato una società già quotata, Nova Re da Aedes Siiq attraverso il Fondo Tintoretto. Poi lancerete un’offerta pubblica di acquisto sul capitale residuo. Cosa spinto a questa mossa?
L’operazione consente al gruppo di controllare una società quotata a Piazza Affari per la quale presto sarà chiesta l’adesione al regime di Siiq, un’opzione fiscale, ma anche l’opportunità per concentrarsi su un modello di business focalizzato negli immobili a reddito con l’obbligo di un pay out di almeno il 70% che va a vantaggio di tutti gli investitori.

Ci può sintetizzare il vostro piano strategico, qual è il programma dei conferimenti e dei conseguenti aumenti di capitale sociale?
Innanzitutto è nostra intenzione mantenere la società quotata in Borsa, ma il programma dei conferimenti e dei conseguenti aumenti di capitali si potranno delineare meglio solo successivamente al lancio dell’offerta pubblica d’acquisto sulla parte residua di capitale di Nova Re, che è pari a circa il 20%. Per ora posso dire che nella nostra visione Nova Re è una società destinata a crescere in modo graduale attraverso l’apporto di immobili con investimenti di terzi senza escludere la possibilità di apporto anche da parte di alcuni dei nostri fondi immobiliari.

Lo scorso autunno avete rinunciato alla quotazione di Sorgente Res. Con l’acquisto di Nova Re vi ritenete soddisfatti?
Il progetto di quotazione di Sorgente Res ha riguardato il gruppo, che vi ha rinunciato per motivi legati all’instabilità dei mercati, e non la Sgr. In ogni caso, credo di poter dire che l’acquisto di una società quotata centra in pieno un obiettivo strategico importante. Avere uno strumento attraverso cui rendere liquidi gli investimenti rappresenta una prospettiva nuova anche per i sottoscrittori dei fondi.

Qual è il suo ruolo e cosa porterà la sua storia professionale alla società?

Dopo l’ingresso in Sorgente Group nel 2015 come direttore controllo, gestione finanziaria e tesoreria, mi è stata affidata la direzione della società di gestione del risparmio italiana, di fatto l’anima del gruppo, che lancia e gestisce i fondi immobiliari. Nella Sgr mi occupo della direzione e del coordinamento di tutte le aree aziendali e della funzione reporting, gestione finanziaria e tesoreria. In particolare a me fanno capo le aree contabilità e fiscalità, gestione finanziaria fondi e gestione crediti, area immobili, structuring e investor relations. Per quanto riguarda la mia storia, ho sempre lavorato nelle aree finanza e controllo di gestione di importanti realtà italiane. Ho avuto modo di conoscere gruppi legati allo Stato e grandi aziende privatizzate come il gruppo Enel, Poste Italiane, Alitalia e Consip.

Quali sono le sue passioni e i suoi interessi?
Oltre a dedicare tutto il tempo che posso alla mia famiglia e soprattutto ai miei due figli, mi piace praticare vari sport: credo infatti che anche l’allenamento del corpo possa essere funzionale a una buona resistenza alla fatica psicologica che un lavoro di responsabilità comporta.

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