Bill Ackman, Carl Icahn e Daniel Loeb sono tra i gestori più noti nel vasto comparto degli hedge fund. Tutti e tre si trovano oggi a fare i conti con qualche problema di performance per aver puntato con decisione sulle strategie event-driven.
Lo scorso anno i fondi che scelgono la movimentazione del portafoglio nell’attesa di eventi aziendali come fusioni e acquisizioni hanno perso circa il 5% e il 2016 fin qui ha portato a perdite medie intorno al 3%, con picchi anche del 10%.
Tanto che il Financial Times, in un recente editoriale, si chiede se non sia arrivato il momento di mandare in soffitta questa strategia, dato che le turbolenze macro sono ormai divenute tanto frequenti da mandare in crisi una logica di investimento legata solo su possibili eventi di impatto per la singola azienda.
Luigi dell’Olio