Per il momento siamo ancora alla fase delle ipotesi che circolano tra i ministeri, ma presto si potrebbe compiere un passo ulteriore, lo sbarco in Parlamento. Stiamo parlando del progetto allo studio del Governo per dirottare una quota consistente di risparmio degli italiani verso le piccole e medie imprese, che continuano a faticare nell’accesso al credito bancario. Una situazione destinata a durare a lungo, costituendo così un freno importante alla crescita.
Da qui l’idea di prevedere un abbattimento del capital gain dal 26% al 12,5% per chi investe in aziende di piccole o medie dimensioni quotate, per un periodo non inferiore ai cinque anni. Dunque, il prelievo del Fisco sui guadagni sarebbe identico a quello previsto sui titoli di Stato; dato però che questi ultimi hanno ormai rendimenti minimi, verosimilmente vi sarebbe un importante afflusso di denaro per sostenere la crescita delle Pmi.
Per le casse dello Stato è ipotizzabile una piccola contrazione degli introiti da capital gain, più che compensata a livello di sistema dal sostegno alla parte produttiva del Paese.
Luigi dell’Olio