La banca del Principe

Esperienza, competenza e conoscenza del cliente a volte non bastano. Per questo Lgt Bank Svizzera, banca privata elvetica parte di Lgt Group, ha deciso di spingersi oltre fino a proporre, in funzione della propensione al rischio, la possibilità di investire secondo una strategia paragonabile al “portafoglio della casa regnante” o di comporne singoli elementi in una soluzione individuale. Perché la Lgt, oltre a essere il maggiore gruppo al mondo di private banking e asset management interamente controllato da una famiglia di imprenditori, è guidata da oltre 80 anni dalla famiglia regnante del Liechtenstein della quale amministra pure il patrimonio.

Cuore in Svizzera
Oltre alla sede principale a Basilea, LGT Bank Svizzera dispone di succursali a Berna, Ginevra, Lugano e Zurigo e conta all’incirca 500 collaboratori.
Nell’ambito del private banking, inoltre, ai clienti privati internazionali vengono offerti, presso cinque centri contabili in Europa e Asia, servizi nei settori della consulenza patrimoniale e della gestione di portafogli, delle operazioni in titoli e divise, del finanziamento e delle attività filantropiche.
A fare la differenza rispetto ai competitor è la struttura proprietaria che coniuga rapidità decisionale e orientamento al lungo termine. Da oltre 15 anni il gruppo persegue due priorità che si confermano strategiche anche per tutto il 2016: l’ampliamento internazionale e la diversificazione delle operazioni di private banking tramite una piattaforma globale di investimento per la famiglia regnante e per la sua clientela istituzionale e privata.

L’espansione internazionale
Fermo restando il posizionamento delle sede principale dell’asset management in Svizzera, Lgt Bank dispone di uffici presso i maggiori centri finanziari – a Londra, New York, Singapore, Hong Kong, Tokio, Pechino, Dubai, Sydney, Dublino e Vaduz – per un totale di oltre 2100 collaboratori in più di 20 sedi.
Ai clienti privati sono messi a disposizione cinque centri contabili di cui possono usufruire indipendentemente dal loro domicilio. “Austria, Svizzera, Liechtenstein, Hong Kong, Singapore o Dubai. Abbiamo una radicata presenza locale e assistiamo i nostri clienti sul posto. La nostra strategia attuale è stata formulata 15 anni fa”, precisa il principe Max von und zu Liechtenstein, che è alla guida della banca del Principato. “Da un canto era nostra intenzione diversificare internazionalmente il nostro private banking, allora concentrato sul Liechtenstein, consolidare le attività presso le maggiori piazze europee e asiatiche e investire in nuovi mercati in crescita. Il secondo aspetto comportava l’implementazione di una forte competenza a livello di investment management in grado di fornirci l’accesso alle attività di asset management istituzionale. Visti da una prospettiva odierna, entrambi gli obiettivi erano importanti e lo sono tutt’ora”, spiega. “Ma nell’implementazione della nostra strategia teniamo anche conto in maniera puntuale di alterazioni a breve termine delle condizioni quadro. Sono tuttavia convinto che, con il nostro orientamento al lungo termine, abbiamo generato molto valore e altro ne genereremo in futuro”, aggiunge il principe. “La piazza finanziaria elvetica e quella del Liechtenstein non hanno mai perso attrattiva: lo scambio automatico di informazioni e la fine dell’insicurezza giuridica dovrebbero anzi attirare nuovamente i clienti europei edaumentare l’afflusso di quelli asiatici”.

Strategia a lungo termine
La strategia di investimento è quella che caratterizza la Casa regnante e si contraddistingue per una diversificazione sistematica delle classi di investimento in modo simile a quanto già oggi avviene per i fondi di investimento delle maggiori università americane. Le classi di investimento alternative, come private equity, hedge fund, materie prime, insurance linked securities, sono infatti offerte spesso a clienti istituzionali e privati date le opportunità in termini di diversificazione. “La Lgt si segnala anche su scala mondiale per le competenze sul fronte delle soluzioni multialternative. Amministriamo patrimoni per oltre 50 miliardi di dollari per conto di oltre 400 casse pensioni, assicurazioni, fondi statali, banche,fondazioni e family office”.
A incidere sulla value proposition della banca, e a determinare un posizionamento ormai storico sul mercato, è il fatto che sia un’azienda a “conduzione famigliare”. “In determinati settori, per conferire una struttura durevolmente redditizia a un’operazione occorre avere una visione di lungo respiro. Ed è proprio questa visione che caratterizza un’azienda famigliare dati i vantaggi di un assetto proprietario stabile. Ad esempio, siamo presenti in Asia da oltre 25 anni e, diversamente da altre banche, siamo rimasti fedeli a questo mercato anche durante la crisi dei mercati. Ciò che noi abbiamo costruito in Asia, non lo si realizza in quattro o cinque anni. E le stesse considerazioni valgono anche per il nostro asset management”.

Riserve per 521 milioni
A sostenere gli obiettivi di crescita, su cui non vengono forniti altri dettagli, contribuiranno anche l’elevata liquidità e la solidità della capitalizzazione di Lgt. I mezzi propri si situano infatti al di sopra delle esigenze legali e rispecchiano la sicurezza finanziaria dell’azienda anche nel confronto internazionale (al 31 dicembre 2014, il capitale azionario è di 60 milioni di franchi svizzeri mentre le riserve erano pari a 521 milioni).
Non a caso è tra le poche banche private che fanno valutare la propria affidabilità creditizia da parte di agenzie di rating indipendenti come Standard & Poor’s (rating attuale assegnato A+) o Moody’s (rating A1).
I risultati del primo semestre del 2015 rivelano come rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il ricavo lordo sia aumentato del 15% a 548,8 milioni di franchi svizzeri, l’utile consolidato del 27% 131 milioni di franchi. Al 30 giugno del 2015, il gruppo amministrava valori patrimoniali per un totale di 125,7 miliardi di franchi svizzeri, appartenenti a clienti privati e investitori istituzionali.
L’afflusso netto di nuovi capitali si è attestato a 4,1 miliardi di franchi, un dato che corrisponde a una crescita annualizzata del 6%. Rispetto alla fine del 2014, i patrimoni gestiti sono diminuiti del 2% per effetti valutari a 125,7 miliardi.

Rosaria Barrile

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