Ricerca di equilibrio

Avere in portafoglio gestori di fondi che possiamo definire « bilanciati globali/macro » potrebbe essere un’ottima idea per ridurre la volatilità complessiva del portafoglio e puntare a ottenere rendimenti accettabili in un mercato dove è diffficile prevedere quale sarà la classe di attivi più performante. E sarà essenziale per il gestore poter adattare l’asset allocation rapidamente, in modo da ridurre i rischi o approfittare delle opportunità che via via si presenteranno lungo la strada.

Cavalcare l’instabilità
L’evoluzione dei mercati dall’inizio dell’anno conferma le nostre aspettative per una grande volatilità nelle diverse classi di attivi. La partenza in discesa della borsa cinese e il continuo crollo delle quotazioni del petrolio non bastano a giustificare il peggior avvio dal 1928 per il mercato azionario e la tensione sui mercati finanziari globali si traduce in un tracollo per il settore bancario, con i titoli che in alcuni casi trattano al di sotto dei livelli del 2008 e le banche europee a livelli visti solo durante la crisi del 2011. Eppure lo scenario, dopo anni di risanamento dei conti, interventi per aumentare la patrimonializzazione e controlli da parte delle autorità comunitarie, non può considerarsi precario come durante i picchi della crisi.
In questa situazione di possibili grandi movimenti sui listini, i gestori dei fondi bilanciati/macro hanno la libertà di prendere posizioni nelle diverse classi di attivi long o short in funzione delle loro visioni e possono quindi immunizzare il portafoglio, per esempio sull’esposizione in azioni, e restare esposti sul mercato obbligazionario.

In tre sotto la lente
Tra i vari gestori/fondi, ne analizzeremo brevemente tre, che presentano caratteristiche diverse. Carmignac Patrimoine è un fondo diversificato che investe almeno il 50% del portafoglio in reddito fisso e strumenti del mercato monetario. Il rendimento è generato da tre fattori: obbligazioni internazionali, azioni internazionali ed esposizione alle valute. Il gestore cerca di minimizzare le perdite di capitale e di identificare le migliori fonti di rendimento. Nelle ultime settimane ha ridotto l’esposizione sull’equity al minimo,circa 2%, vendendo futures su indici azionari. Ha anche coperto una buona parte del rischio su dollaro americano.
Nordea Stable Return Fund si propone come obbettivo di preservare il capitale e generare rendimenti stabili su un orizzonte di investimento a tre anni. Per centrare il traguardo implementa un’ampia diversificazione tra diverse classi di attivi ( obbligazioni, azioni , valute, credito e così) sui diversi mercati finanziari globali. Il gestore può coprire con vendite azioni e obbligazioni a termine o con derivati. Nelle ultime settimane ha coperto l’esposizione in azioni, vendendo futures su indici azionari.
H2O Moderato è un fondo macro globale. Il portafoglio comprende esposizioni verso le obbligazioni, i mercati del credito, azioni e valute. Lo stile di investimento è global macro, dall’alto verso il basso. Il processo è completamente discrezionale. L’obiettivo è una bassa correlazione con gli indici del mercato globale, in modo da evitare un andamento eccessivamente direzionale.

Meno volatilità
La combinazione, all’interno di uno stesso portafoglio, di diversi di questi fondi/gestori dovrebbe creare le giuste premesse per assicurare ai nostri portafogli meno volatilità nei rendimenti e un risultato positivo in termini assoluti. Questo, secondo le premesse, dovrebbe rivelarsi vero in qualsiasi condizione di mercato.

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