Fissare migliori standard di governance nell’industria degli investimenti alternativi: è l’obiettivo dell’accordo siglato, secondo quanto riferisce il Financial Times, tra l’International
Forum of Sovereign Wealth Funds e una grande associazione di hedge. Tra gli obiettivi dell’accordo c’è quello di affrontare argomenti che hanno a lungo tormentato gli investitori istituzionali, come la scarsa trasparenza sulla liquidità dei fondi, specie in condizioni di mercato difficili. Molti grandi investitori, tra cui proprio i fondi sovrani, hanno reagito con disappunto quando gli hedge, durante la crisi, hanno imposto “cancelli” agli investitori, per evitare i deflussi. Secondo Alex Millar, responsabile dei fondi sovrani per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa di Invesco Asset Management, “molti hedge si sono rivelati meno liquidi del previsto. C’è stata quindi una discrepanza tra i rischi che sono stati anticipati e quelli che in effetti sono stati presi”. E proprio la mancata corrispondenza tra le alte commissioni di gestione e i pessimi risultati ottenuti dagli hedge durante la crisi è stata motivo di preoccupazione tra gli investitori.