Yahoo, Moleskine, Boscolo e le quattro banche salvate per decreto. Sono tanti i dossier che nelle ultime settimane sono finiti nel mirino di Blackstone, colosso del private equity americano.
Molti di questi, come si vede, sono italiani e una delle ragioni potrebbe risiedere nel fatto che da noi i multipli sono più bassi che altrove. Blackstone ha infatti bisogno di accelerare sulla redditività dopo aver chiuso il primo trimestre con profitti in calo a 150 milioni di dollari, rispetto ai 629,4 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il bilancio netto economico (misura utilizzata dai fondi di private equity che tiene conto dei guadagni realizzati e non realizzati e di altri fattori contabili) si è attestato in attivo di 371 milioni, rispetto all’utile di 1,62 miliardi del primo trimestre 2015. Gli asset gestiti sono saliti a 343,71 miliardi di dollari, dai 310,45 miliardi del primo trimestre dell’anno precedente e i 336,38 miliardi di dicembre scorso. La società ha fatto sapere pagherà un dividendo di 28 centesimi per azione, meno di un terzo rispetto agli 89 centesimi del 2015.