Ubs, vola il wealth management

Ubs ha iniziato il 2016 con il piglio giusto, mettendo a segno nel primo trimestre un utile ante imposte rettificato di 1,4 miliardi di franchi. L’utile netto di competenza degli azionisti si è attestato a 707 milioni e quello diluito per azione a 0,18 franchi. Risultati che hanno contribuito a un coefficiente patrimoniale Cet1 ad applicazione integrale pari al 14,0%.
La spinta è arrivata soprattutto dalla divisione wealth management, che ha riportato un utile ante imposte rettificato di 636 milioni, in rialzo di 131 milioni rispetto al trimestre precedente, nonostante i volumi di transazioni siano stati i più bassi registrati in un primo trimestre. La cifra riflette, inoltre, il calo degli oneri netti da accantonamenti per contenziosi legali, questioni regolamentari e simili.
“Gli eccellenti risultati ottenuti in un contesto di mercato impegnativo sono il frutto di disciplina, determinazione e del nostro modello d’affari basato sulla diversificazione”, è il commento del group ceo Sergio Ermotti (in foto). “Tenuto conto dei livelli di attività della clientela insolitamente bassi, abbiamo continuato a gestire le nostre risorse in maniera efficiente, migliorando al contempo il controllo dei costi”.

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