I numeri quotati ieri dalle società quotate a Piazza Affari che si occupano di private banking sono tendenzialmente positivi. Fineco ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 51,2 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2015. In un periodo caratterizzato dal cattivo andamento dei mercati finanziari, la società guidata da Alessandro Foti ha guadagnato soprattutto sul fronte del brokerage.
Bene anche Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking, che nei primi tre mesi dell’anno ha generato un utile netto di 213 milioni di euro, in crescita del 7% nel confronto a un anno. Questo nonostante le turbolenze, che hanno pesato sulla raccolta netta, scesa del 12% a 1,9 miliardi di euro.
Domani toccherà a Banca Generali svelare i conti del primo trimestre e si avrà un quadro più chiaro della situazione.