Ubs: siamo l’unico wealth manager globale

“Siamo l’unico operatore di wealth manager presente sul mercato davvero globale”. E’ uno dei passaggi più significativi dell’intervista concessa da Jürg Zeltner, che in Ubs guida la divisione dedicata ai grandi patrimoni, al Financial Times.
Mr Zeltner si dice convinto che la prima banca elvetica manterrà ancora per diverso tempo un vantaggio competitivo rispetto ai suoi concorrenti, come Deutsche Bank e Credit Suisse, grazie al fatto di aver investito in giro per il mondo anche durante gli anni della crisi, avendo risorse in grado di evitare passi indietro anche quando l’urgenza pareva essere quella di risparmiare. “Vogliamo essere nei mercati giusti per guadagnare nuove quote di mercato, come abbiamo già fatto negli ultimi 30 trimestri”, aggiunge il top manager.
Che pure non nasconde le difficoltà di mercato, tra i timori di un rallentamento della crescita in Cina, i tassi di interesse quasi a zero e la volatilità di mercato. La trimestrale diffusa a inizio maggio ha fornito indicazioni chiare in merito: l’utile netto si è attestato a
707 milioni di franchi svizzeri, poco più di un terzo rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il titolo ha reagito perdendo quota, dopo che già a febbraio aveva subito uno scossone all’emergere dei Panama Papers. “Noi continuiamo a investire perché i risultati si vedono ne lungo periodo”, replica Zeltner al giornalista che gli fa notare questi dati. Aggiungendo che Sergio Ermotti, gran capo del gruppo Ubs, mantiene una view positiva sugli anni a venir, a cominciare proprio dall’aria asiatica.

Luigi dell’Olio

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