Bsi non sparirà

Il giorno dopo la bufera, è il momento delle rivendicazioni. “La Finma non impone di cancellare il marchio Bsi dal mercato. L’utilizzo del marchio in Ticino e in Italia resta uno dei punti centrali della strategia della ratio della fusione”. Così il nuovo ceo della Banca della Svizzera Italiana, Roberto Isolani (in foto), ha voluto chiarire la posizione, sgombrando così il terreno dalle voci di scomparsa del brand su richiesta della Consob svizzera.
La più antica banca del Canton Ticino (fondata a Lugano nel 1873) è finita nelle maglie della giustizia elvetica per il suo coinvolgimento nello scandalo finanziario che ruota intorno al fondo statale malese 1Mdb (1Malaysia Development Berhad), sorto nel 2009 con l’arrivo al potere del primo ministro malaysiano Najib Razak.
Anche se non si è arrivati a una decisione finale, il quadro è molto compromesso per l’istituto ceduto nel settembre 2015 da Generali alla brasiliana Btg Pactual, che a inizio anno ne ha annunciato la vendita al fondo Efg International.

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