Arte e mattone recuperano appeal

In tempi di tassi negativi e scarsi rendimenti, la clientela private è sempre più attratta dal mattone e dalle opere d’arte. Private ne ha discusso con Salvatore Pignataro, vice direttore generale e responsabile divisione Private di Banca del Fucino,

Arte e real estate sono tra gli investimenti ritenuti ultimamente più interessanti. Quali sono le principali motivazioni alla base di questa scelta?
Entrambi i settori, complici anche il perdurare della crisi economica e le incertezze dei mercati finanziari, offrono prospettive interessanti. Il primo, dopo le difficoltà degli anni passati, sta vivendo nuovamente un momento positivo. Quello dell’arte, invece, è un ambito in forte sviluppo: da pura passione, si sta trasformando in una vera asset class alternativa, caratterizzata peraltro da una bassa volatilità. Inoltre, gli attuali tassi di interesse particolarmente bassi, o spesso addirittura negativi, inducono a considerare questa tipologia di investimento un’opzione rassicurante che consente non solo di conservare, ma anche di diversificare il proprio patrimonio.

A quale target di clienti questi investimenti sono più adatti?

Il settore dell’arte in Italia viene considerato ancora un ambito elitario. Si tratta, infatti, di investimenti che si rivolgono certamente a una clientela private. Nel campo dell’art advisory la nostra scelta è stata di essere indipendenti: riusciamo quindi ad attivare di volta in volta, a seconda delle esigenze del cliente, specifiche convenzioni con i principali specialisti del settore, senza avere rapporti di esclusiva con nessuno.

Quali sono gli altri settori sui quali puntate per la vostra clientela private?
Attualmente puntiamo sul settore previdenziale, con la previsione di prodotti personalizzati, sugli asset mobiliari e sulla consulenza indipendente. Nella seconda parte di quest’anno puntiamo a rendere operativo il modello di consulenza a pagamento, una scelta con cui vogliamo dare un segnale forte di trasparenza. Il nuovo modello prevede che non ci saranno più commissioni su scambi azionari, fondi o altri strumenti mobiliari, ma un servizio di consulenza personalizzato per ogni cliente. Questo è possibile grazie al sistema di architettura aperta che ci permette di avere convenzioni con quasi tutte le più importanti case di gestione, e anche con operatori di nicchia.

Chiara Merico

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