I segreti di Blokchain

Blockchain è una tecnologia in grado di rivoluzionare il sistema bancario, con effetti potenzialmente dirompenti sui modelli di business, nonché importanti benefici in termini di riduzione di costi e rischi operativi. Il meccanismo di funzionamento si basa su un insieme di “ledger”, o “partitari”, distribuiti e condivisi da più utenti che, in modo autonomo, verificano la validità di ogni transazione effettuata all’interno della rete. La moneta virtuale Bitcoin rappresenta a oggi l’applicazione più conosciuta della tecnologia blockchain.

Cinque punti di forza

Alcune caratteristiche la rendono particolarmente interessante in ambito bancario:
§ È basata su una rete distribuita, senza intermediazione e controllo da parte di un’istituzione centrale;
§ Consente transazioni in tempo reale tra i due soggetti dello scambio;
§ Ha elevati standard di sicurezza, garantiti da protocolli crittografici estremamente complessi e che richiedono un elevato potere computazionale, scoraggiando così eventuali attacchi informatici;
§ È accessibile pubblicamente poiché utilizza ledger che ciascun utente può verificare, ma che nessuno può controllare completamente in autonomia;
§ È flessibile e permette di rappresentare scambi di informazioni di tipo molto diverso, tra cui pagamenti, garanzie, firme, contratti, documenti certificati.

Interesse tra le banche
La tecnologia blockchain è disponibile dal 2009 e dopo cinque anni di esperimenti, non sempre andati a buon fine, è oggi valutata da diversi operatori sufficientemente matura per essere adottata dal sistema bancario globale. Tra il 2013 e il 2015, ad esempio, le start-up Fintech focalizzate su soluzioni blockchain hanno raccolto a livello globale oltre 100 milioni di dollari di finanziamenti. Diverse banche internazionali stanno sperimentando la tecnologia, internamente oppure attraverso la creazione di consorzi e partnership, tra cui rientra l’iniziativa R3 che oggi conta l’adesione di oltre 40 banche. In alcuni Paesi, anche le banche centrali hanno dimostrato interesse nell’applicazione della blockchain al sistema dei pagamenti domestico.
Tutte iniziative che riguardano applicazioni ritenute particolarmente promettenti, sia in ambito consumer sia soprattutto in ambito corporate e investment banking. Nel primo rientrano, ad esempio, i pagamenti peer-to-peer e le rimesse internazionali, che rappresentano l’applicazione “naturale” della tecnologia; nel secondo ambito sono inclusi, ad esempio, i sistemi di cash pooling utilizzati dai gruppi aziendali e lo scambio dei cosiddetti “smart contract” – fideiussioni, garanzie internazionali, lettere di credito, contratti immobiliari o qualsiasi altro documento rappresentabile nel ledger in formato digitale.
Nel mercato dei capitali, ad esempio, una singola operazione richiede molteplici trasferimenti di denaro tra diverse istituzioni finanziarie, ognuna delle quali ha visibilità limitata al proprio partitario. Questo si traduce in processi complessi, caratterizzati da lunghi tempi di completamento della transazione, costi elevati e presenza di diverse tipologie di rischi (ad esempio, rischio di liquidità). In questo contesto, l’applicazione della blockchain – ovvero lo sviluppo di ledger sicuri, decentrati e condivisi per eseguire le transazioni – potrebbe ridurre drasticamente i tempi e rendere molto più efficienti i processi interni delle istituzioni finanziarie.

Le sfide future
Nonostante i benefici sin qui descritti, la piena adozione della blockchain richiederà tempo e collaborazione tra operatori del mercato, regolatori ed esperti di tecnologia. Tutti gli attori coinvolti in una specifica transazione dovranno adottare sistemi informativi e procedure operative comuni e compatibili con questa tecnologia. Le banche hanno iniziato a sviluppare iniziative (come la già citata R3) finalizzate a identificare standard di interoperabilità comuni, che dovranno essere vagliati e verificati dal regolatore.

Difficoltà di sviluppo

In questo processo, le istituzioni finanziarie potrebbero incontrare alcune difficoltà nello sviluppo delle applicazioni, la prima fra tutte è legata alla tecnologia stessa. Ad esempio, una transazione effettuata nella rete blockchain non può essere modificata, aspetto non trascurabile ad esempio per il mercato dei capitali. Ulteriori sfide tecnologiche includono la digitalizzazione degli asset e l’elevato potere computazionale richiesto da una rete che operi su vasta scala.
Per queste ragioni, l’adozione della tecnologia blockchain potrebbe essere inizialmente limitata ad alcuni soggetti finanziari e a operazioni specifiche. Tuttavia, appena le questioni aperte verranno risolte, gli operatori dovranno saper rispondere a una rapida accelerazione nell’adozione di questa tecnologia potenzialmente rivoluzionaria.

Alessio Botta, Partner McKinsey & Company

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