Il primato non è di quelli che rendono orgogliosi. L’Italia è il primo Paese europeo per il peso delle tasse sulle aziende. I soli utili sono soggetti a prelievo del 31,4%, ma l’impatto complessivo sulle imprese arriva al 64,8%. Segue la Francia con il 62,7%, quindi il Belgio con il 58,4%. All’estremo opposto si trova la Croazia con il 20%, con il Lussemburgo un decimale sopra e Cipro al 24,4%. I dati, diffusi dalla Banca Mondiale, sono destinati a riaprire il dibattito sul disallineamento dei valori all’interno del mercato unico europeo, con la conseguente concorrenza tra Paesi per attirare le multinazionali.