Private banking, guerra in casa Mediobanca

“Guerra in famiglia” in casa Mediobanca nel private banking. E’ partito infatti con una struttura snella il family office di Spafid, fiduciaria storica di Piazzetta Cuccia, che però è anche azionista pesante di Banca Esperia, che fa lo stesso mestiere. Spafid Family Office Sim intende “arricchire il proprio intervento di supporto e governo di patrimoni complessi per dimensioni e articolazione con un’attività di maggiore valore aggiunto di asset allocation strategica, selezione e monitoraggio di gestori, costituendo una Sim di consulenza da dedicare a un ristretto numero di clienti”.
Tenuto conto della “stretta sinergia commerciale e operativa con la controllante la struttura sarà snellissima e formata da 2-3 bankers provenienti da primario family office privato, con oltre 10 anni di esperienza e un profondo background bancario”.
A guidare il progetto è arrivata Anna Procopio, ex direttore generale di Tradinglab di Unicredit e oggi ceo di Secofind. Oltre a lei, nel cda della nuova società siedono Stefano Pellegrino (l’a.d di Spafid) quale presidente, Franco Aletti (vicepresidente Spafid), Davide Longo e Federico Potsios.
Mediobanca punta così sullo sviluppo di Spafid, che ai tradizionali servizi fiduciari e di amministrazione evoluta, aggiunge quindi la consulenza finanziaria mirata alla fascia più ambita del mondo bancario, quella della clientela ultra high net worth, ovvero con un patrimonio di almeno 20 milioni di dollari, a cui offrire con il family office una consulenza ultra-personalizzata. Proprio lo stesso mestiere di Banca Esperia attraverso la funzione dei key client.

Andrea Giacobino

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