L’attenzione dei private equity resta sempre alta nei confronti del settore bancario italiano, alla luce del crollo delle quotazioni avvenuto negli ultimi mesi. Dopo i ripetuti interessamenti sul capitolo npl (da Carige a Mps), questa volta i fondi sembrerebbero seriamente intenzionati a entrare nel capitale della stessa Montepaschi. Il nodo è nel rafforzamento patrimoniale da 5 miliardi di euro, che fin qui avrebbe riscontrato scarso interesse da parte degli investitori istituzionali, tanto da spingere gli advisor dell’operazione (Jp Morgan) a cercare soluzioni complementari.
L’addio dell’ad e del presidente dell’istituto senese, Fabrizio Viola e Massimo Tononi, potrebbe riportare in auge il progetto di Corrado Passera, che prevede la discesa in campo di quattro fondi di private equity, che proprio in questi giorni sarebbero in discussione con il banchiere per valutare l’operazione. L’ex-ad di Intesa SanPaolo ragiona sull’ipotesi che i fondi iniettino 2,5 miliardi di euro in Mps, semplificando così il piano complessivo di rafforzamento patrimoniale. Al momento tutto tace sui fondi coinvolti.
Luigi dell’Olio