Per sopravvivere ora sono i robo a doversi adattare

Secondo una nuova ricerca di MyPrivateBanking Research, è emerso che i robo advisor devono ulteriormente affinarsi, se vogliono che il loro successo possa durare nel lungo termine. Secondo la società svizzera, infatti, ci sono un sacco di buoni esempi messi in pratica di robo-advisory, ma ad oggi ancora nessuno ha raggiunto livelli di eccellenza.

“Vediamo che la maggior parte dei robo advisor sono bravi per alcuni aspetti, ma allo stesso tempo rinunciano completamente ad altri, magari più importanti”, ha spiegato Francis Groves, analista senior di MyPrivateBanking Research. In una classifica di 30 robo-advisor provenienti da 15 Paesi, Schwab Intelligent Portfolios ha segnato il punteggio maggiore nelle aree diverse aree di prodotto, informazioni, valutazione del cliente e client experience. Il report ha anche indicato la spagnola Indexa Capital e la britannica Nutmeg, come player top perfomer.

La valutazione teneva conto di diversi fattori come le prestazioni compessive, i siti web, le app mobile e i canali social. Tra le criticità rilevate da MyPrivateBanking c’è il processo di reclutamento della clientela e la valutazione del profilo di rischio dell’investitore, non favorendo una durevole relazione con essi. Per sopravvivere, quindi, il report raccomanda la trasparenza, soprattutto per quanto riguarda le tariffe e i prodotti.

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