Il mattone riparte dagli npl

Dopo una lunga gestazione, il mercato dei crediti deteriorati inizia a decollare anche in Italia, come dimostra il successo della cessione assistita da Gacs da parte della Popolare di Bari. Un settore nel quale il comparto immobiliare gioca un ruolo fondamentale, come racconta Oscar Pittini, presidente di Hèra International Real Estate. L’azienda società milanese, nata nel 1999 e specializzata nella valorizzazione di asset immobiliari di pregio, si sta focalizzando proprio sul comparto dei non performing loans in Italia, nel quale gestisce circa 1 miliardo di euro tra incagli e sofferenze su incarico di diversi Istituti bancari su tutto il territorio nazionale.

Come siete organizzati in questo settore?

Il focus è sulla valorizzazione e ristrutturazione di patrimoni immobiliari che soffrono situazioni di stress dovute al fenomeno dei non performing loans. Un lavoro molto delicato, a contatto con gli istituti di credito da un lato e con i clienti in difficoltà dall’altro, che nell’87% dei casi ha permesso il rientro integrale della posizione creditizia. Dopo la riqualificazione, gli immobili vengono rimessi sul mercato e grazie alle nostre sedi estere rivenduti sia in Italia sia ad investitori stranieri.

Quali sono i piani di sviluppo?
Puntiamo a intensificare la struttura, che conta già 33 professionisti dedicati alle articolate attività del real estate e dello sviluppo immobiliare, inclusa l’advisory agli istituti di credito sugli Npl e l’hotellerie. Negli ultimi anni siamo cresciuti molto e miriamo ad obiettivi importanti, primo fra tutti la quotazione all’Aim Italia per l’estate 2017.

Vede segnali di miglioramento nell’economia italiana?
Attualmente purtroppo non vedo segnali all’orizzonte. Il forte tasso di disoccupazione inoltre non aiuta. E’ un po’ un cane che si morde la coda. Molti disoccupati sono diventati inoccupati e la mancanza di fiducia nel mercato del lavoro si trasferisce inevitabilmente su quello immobiliare e sull’economia italiana.

Quali sono le piazze più importanti per gli investimenti del mattone?
Le grandi città come Milano, Firenze e Roma continuano a occupare i primi posti per gli investimenti immobiliari anche se alcuni investitori con ritorni più interessanti guardano anche a città periferiche. Inoltre il momento di instabilità politica del Paese, che ci auguriamo non duri a lungo, non sta di certo agevolando l’ingresso dei fondi e degli investitori.

Ci parli di lei: quali sono le sue passioni e gli hobby?

I miei hobby principali sono il mio lavoro e le partite a tennis con mio figlio. Mi piace dedicare molto tempo alla mia famiglia e agli amici anche perché in alcuni periodi dell’anno, soprattutto in autunno e in inverno, sono spesso fuori per seguire le filiali estere di Hèra.

Come influiscono sul lavoro?
Il mio lavoro non ha mai rappresentato un peso, ma una soddisfazione, che trae giovamento anche dalle mie passioni. In Hèra, fermo rimanendo la struttura imprenditoriale, abbiamo costruito negli anni un ambiente molto familiare. Si lavora per raggiungere obiettivi comuni e questo fa di noi una grande squadra.

Luigi dell’Olio

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