Competenza…evoluta

Il futuro è già qui. È arrivato lo scorso 22 marzo, quando Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha pubblicato la versione italiana degli Orientamenti sulla valutazione delle conoscenze e delle competenze. Si tratta di un fondamentale passo avanti nel processo di definizione del ‘saper essere’ e del ‘saper fare’ da parte di tutte le figure addette alla prestazione di consulenza in materia di investimenti e non solo. Per l’Italia, il futuro sarà ancora più vicino quando Consob, la nostra autorità competente, porterà avanti concretamente le linee guida proposte dall’Autorità europea.

Due strade
Rispetto al passato, il nuovo regolamento proposto da Esma distingue gli orientamenti in due tipologie. Da una parte i criteri relativi alle conoscenze e competenze del personale addetto alla fornitura di informazioni riguardanti prodotti di investimento, servizi di investimento o servizi accessori; dall’altra i criteri relativi alle conoscenze e competenze del personale addetto alla prestazione di consulenza in materia di investimenti.
La necessità di approfondire così tanto il tema delle competenze deriva dal fatto che i professionisti della consulenza lavorano a stretto contatto con i clienti, aiutandoli a districarsi nell’ambito di un tema così complesso come quello degli investimenti. È di vitale importanza, dunque, che gli addetti ai lavori siano in possesso di un adeguato livello di conoscenze e competenze certificate, cioè riconosciute dall’Autorità. In questo senso, il vero punto di svolta è rappresentato dal fatto che tutte le sessioni di aggiornamento con relativa certificazione prescritte dall’Autorità e messe in pratica dagli istituti bancari devono essere svolte annualmente, facendo sì che i professionisti siano sempre al passo con le novità relativa alla gamma di offerta di servizi e prodotti per la loro clientela private.

I corsi
Al momento, chi nel nostro Paese è coinvolto in queste vicende si trova in una fase di transizione, come in un limbo, e lo è anche l’Associazione Italiana Private Banking, parte integrante di questa articolata compagine: da anni infatti AIPB organizza corsi di certificazione, lavorando a stretto contatto con gli operatori con l’obiettivo di riuscire a dare sempre un taglio pratico e pragmatico ai diversi percorsi. È questo quello che facciamo, dare una voce alla cultura Private, non soltanto dalla prospettiva di chi fruisce dei servizi offerti, i clienti, ma anche dalla prospettiva di chi eroga tali servizi, le banche tramite banker e promotori. Per questa ragione, è impensabile non tenere sempre monitorata la situazione normativa per essere sempre aggiornati.
Ad oggi, non è possibile prevedere cosa succederà una volta che gli Orientamenti Esma entreranno concretamente in vigore; come Associazione del Private Banking italiano, la nostra speranza è che il lavoro svolto fino ad ora continui ad avere quel valore aggiunto che ha sempre avuto.

Bruno Zanaboni, segretario Generale AIPB

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