La forza tranquilla

A cominciare quello che oggi è un impero da 48 miliardi di dollari è stato il nonno Paul. Dopo di lui, i figlio hanno ingrandito il business. E oggi il destino di Power Corporation of Canada, uno dei più grandi colossi imprenditoriali del Canada tra servizi finanziari, assicurazioni, energia e media, è passato nelle mani di due cugini di 34 anni, Olivier e Paul III, che del mondo degli affari conoscono ancora piuttosto poco.

Finanza e media
Il controllo pieno della Power Corp., fondata nel 1925, è tutto nelle mani della famiglia Desmarais, i cui interessi includono pacchetti azionari che spaziano tra grandi corporation su tre continenti. Si tratta di una società diversificata con business molto internazionali. Attraverso la sua controllata, Power Financial Corporation, ha partecipazioni in società nel settore dei servizi finanziari in Canada, negli Stati Uniti e in Europa. Mentre attraverso la Victoria Square Communications Group ha in pancia varie aziende del settore della comunicazione e dei media. Sta di fatto che il gruppo è noto per la sua partecipazione attiva alla politica attraverso i suoi rapporti privilegiati e le relazioni della famiglia Desmarais con politici di primo piano di tutte le provenienze politiche, fuori e dentro il Canada, soprattutto con Francia e Stati Uniti. E questo ha spesso messo la dinastia nell’occhio del ciclone avendo dato origine, molto spesso, a conflitti di interesse.

Salotto buono
“Quello che è più corretto definire un clan è spesso descritto, infatti, come il salotto buono degli affari politico-industriali canadese, dato che il suo potere è sempre stato amplificato da stretti legami con presidenti, primi ministri, burocrati e giganti del business di tutto il mondo”, racconta una fonte che preferisce non essere citata. Negli Stati Uniti, la società possiede il gestore del fondo Putnam Investments attraverso altre controllate che, a sua volta, controlla il PanAgora Asset Management. In Europa ha partecipazioni in aziende come il gigante di cemento LafargeHolcim., Pernod Ricard, Adidas e le utility francesi Total e Engie (quest’ultima attraverso una partnership con il miliardario belga Albert Frère). La famiglia ha le mani anche su un certo numero di aziende cinesi, tra cui una quota del 10% in Cina Asset Management Co., e sono stati tra i primi investitori occidentali in quel paese. E in Canada controlla una flotta di assicuratori e gestori di fondi, come la Great-West Life.

Passaggio di testimone
L’artefice di tutta questa ricchezza, il miliardario Paul, è morto nel 2013 all’età di 86 anni. Così, la Power Corp. è passata ai due figli nel 1996, Paul Jr. e André. E ora è il momento dei due giovani cugini. In un mondo in cui i conflitti all’interno di questo tipo di dinastie sono all’ordine del giorno, il clan Desmarais si distingue per aver gestito il passaggio generazionale nel modo più indolore possibile. Ed ecco che Paul Jr., 62 anni e André, 59, hanno portato avanti in modo congiunto la società costituita dal padre. Hanno in programma di andare in pensione a circa 68 anni, l’età in cui il padre si ritirò. Intanto hanno fatto diventare dirigenti i loro rispettivi figli di 34 anni, Paolo III e Olivier, nati a una sola settimana l’uno dall’altro.

Patti chiari…
“L’unico modo per far funzionare il business a nostro avviso è questo: essere capaci di fare un accordo dove sono subito chiari i rispettivi ruoli ci competenza”, commenta André in un’intervista (una delle poche) rilasciata al Wall Street Journal presso la sede di Montreal della società, i cui soffitti e infissi dorati alta le hanno fatto guadagnare il soprannome di ‘mini Versailles’. Paul Jr. e André dicono di cercare di evitare il più possibile quel classico tipo di rivalità che spesso divide le fortune delle famiglie, fatta di separazioni di interessi e anche di doveri, non solo all’interno del business, ma anche nella vita sociale. E hanno educato i figli a fare lo stesso. Infatti le imprese a conduzione familiare non sempre sopravvivono alla terza generazione, perché i fondatori fanno fatica a cedere il controllo in tempi ragionevoli o non riescono a delineare chiaramente le dinamiche successorie, tanto che le battaglie tra eredi sono all’ordine del giorno. Con tanto di parcelle milionarie da versare agli avvocati. L’anziano signor Desmarais si è sempre battuto per evitare di arrivare a questo.

Passaggio soft
Ha iniziato a pianificare la sua successione nel 1980, quando ha trasferito tutte le sue cariche e mansioni ai figli. Ha ridotto gli attriti dando loro lo stesso status ma assegnando loro responsabilità diverse. Paul Jr. è stato incaricato di espandere la presenza di Power Corp in Europa; André è diventato l’esperto del mercato cinese. (Le loro due sorelle non sono coinvolte nel business). Il padre ha insegnato loro a sentirsi ‘owners’ e a conoscere il significato di tutto questo. E questo vuol dire anche capire che c’è bisogno di assumere figure esterne manageriali di talento da fuori piuttosto che cercare di eseguire l’operatività quotidiana senza delegare, fa sapere Brian Mulroney, un ex primo ministro canadese e amico di famiglia di vecchia data. I fratelli dicono che il loro accordo funziona in parte perché i loro interessi e le loro personalità sono diverse. Paul Jr. è il ‘finance guy’ mentre André è quello gregario. Anche le loro frequentazioni sono strategiche. “La gente trova divertente il fatto che noi due cugini non andiamo alle stesse feste”, dice Paul Jr. E continua: “ma tutto questo non è affatto casuale. Entrambi abbiamo deciso che saremmo stati più forti e meglio inseriti ognuno con le proprie reti, la propria vita sociale e familiare”.

L’apertura sul mondo
L’anziano Mr. Demarais ha messo insieme il suo colosso societario con una serie di acquisizioni a partire dal 1951, comprando Power Corp nel 1968 e costruendo un impero che oggi ha più di 300 miliardi di dollari di asset consolidati, secondo l’ultimo rapporto annuale della società. Un convinto sostenitore della Canadian unity durante il movimento separatista del Quebec, ha fatto sapere che Mr. Demarais ha sempre assunto ex politici e socializzato con loro, una tradizione che i suoi figli hanno continuato. Ora si vedrà come si muoveranno i cugini. Paul Jr. e André hanno ciascuno quattro figli e sono stati coinvolti da subito nell’impresa di famiglia. André ricorda di aver portato i suoi figli in viaggio d’affari in Cina consentendo loro di partecipare, attraverso la firma di certi documenti, agli affari in corso di negoziazione legati all’impresa. E poi si sono seduti tutti intorno a un tavolo a decidere come impostare la successione. Paul Jr. ha dato le redini di Power Corp al suo figlio maggiore, Paul III. André dice che la sua scelta caduta su Olivier, un avvocato in corso di formazione, è stata resa più facile perché gli altri figli hanno preferito perseguire interessi più creativi. Paul III e Olivier non hanno voluto commentare. I cugini si stanno concentrando sulle stesse linee di business che i loro padri sovrintendono: Paul III è attivo in Europa e nelle operazioni di finanza, mentre Olivier lavora a stretto contatto con i giornali e gli interessi che l’azienda ha nel mondo dell’energy e tiene d’occhio la Cina.

La frontiera It
Entrambi tendono a puntare sulla tecnologia: Paul III studia il potenziale che scaturisce dal mondo degli investimenti in ambito fintech; Olivier sta aiutando a progettare una app per il quotidiano di Montreal La Presse, posseduto dalla stessa Power Corp. Entrambi hanno acquisito esperienze professionali fuori dalle aziende di famiglia per poi entrarci nel 2014. Paul III ha lavorato per cinque anni in Goldman Sachs Group Inc. E raccontava agli amici di aver dovuto trascorrere il fine settimana a leggere le relazioni annuali e altri documenti della propria azienda, assegnatigli dal padre. Come uno studente di college, Olivier ha trascorso molto tempo ad aiutare il nonno materno, l’ex primo ministro canadese Jean Chrétien, a prepararsi a ricevere e gestire le bordate quotidiane da parte dei membri del partito di opposizione alla Camera dei Comuni del Canada. La famiglia è proprietaria della Desmarais Domaine Laforest, una tenuta di 77 chilometri quadrati a Sagard, nella regione di Charlevoix del Quebec, tutta una foresta di pini, da cui viene il nome del private equity che è stato costituito, il Sagard Capital. Nel 2013, il patriarca della famigli è morto presso la tenuta che ha ospitato il presidente francese Nicholas Sarkozy, il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ed entrambi i presidenti Bush. Secondo il National Post, è l’uomo più ricco in Quebec, e tra i 10 più ricchi in Canada. Ma la bellezza di questa residenza è piuttosto unica. Tanto che Tom McBroom, pluripremiato architetto canadese di campi da golf si è espresso così: “tra le remote colline della regione di Charlevoix, dove il Saguenay (fiume del Canada ungo 155 km) si getta nel fiume Saint-Laurent, a due ore da Quebec City, si trova uno dei migliori e meno conosciuti campi da golf del Canada. Costruito esclusivamente per la famiglia che possiede leggendaria società Power Corp., è circondato da un paesaggio che ha davvero pochi rivali al mondo. È una gemma nascosta”.

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