Mediobanca Securities fa le pulci al pb italiano

Più che vere e proprie crepe, bisognerebbe parlare di un’offerta che evidenzia ancora alcuni limiti, che possono essere superati con una gestione più attenta e un maggior presidio del territorio.
Mediobanca Securities si è affidata a un’analisi del tipo mistery shopping (utilizzo di professionisti che si presentano come potenziali clienti per meglio testare la qualità dei servizi della concorrenza), per mettere alla prova le quattro società quotate a Piazza Affari che si occupano di private banking. Dal lavoro di Piazzetta Cuccia emergono limiti legati soprattutto alla qualità dell’offerta, in alcuni casi carente a considerare la portata della clientela. “Con l’eccezione di Bg Solution di Banca Generali e di Azimut Max di Azimut“, si legge nel report, “ci sono stati offerti prodotti standardizzati con linee di investimento predefinite e fondi selezionati da algoritmi. In pochi casi i private banker hanno proposto di scegliere insieme gli asset da inserire in portafoglio e soltanto in un caso, quello di Banca Generali, ci hanno offerto di incontrare il gestore responsabile del nostro dossier titoli”.
Gli analisti lamentano poi che in alcuni casi la quota minima da investire in fondi della casa è alta, come in Banca Mediolanum e altrettanto alto sono, in Banca Mediolanum e in Azimut, i costi totali a causa all’incidenza delle commissioni di performance.

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