Impact Investing, con Garnell e Ca’Foscari un metodo per misurarne gli effetti

Si chiama METRICS ed è un progetto nato dalla collaborazione tra Garnell – gruppo milanese attivo nel private equity, nella finanza d’impresa e nella consulenza a grandi investitori e la Fondazione Università Ca’ Foscari. Ha l’obiettivo di elaborare un metodo di valutazione trasparente e sintetico degli impatti ambientali, sociali e di “buon governo” dell’attività d’investimento. La partnership prevede lo sviluppo di un set di indicatori che consentano di misurare i benefici non monetari degli investimenti nell’economia reale, valutando la loro sostenibilità economica, ambientale e sociale, con una particolare attenzione alle ricadute dirette sul territorio.

Le metriche elaborate con l’Università Ca’ Foscari Venezia costituiscono uno strumento qualificante dell’attività di gestione di Agrifood One, il fondo di private equity lanciato da Garnell, in collaborazione con Slow Food Italia, focalizzato sugli investimenti in piccole e medie imprese italiane del settore agroalimentare, con l’obiettivo di sostenerne processi di crescita e di potenziare il Made in Italy sui mercati esteri.

 “Grazie al progetto METRICS potremo rendicontare in modo sistematico le performance non economiche delle imprese (target degli investimenti) e la loro evoluzione, contribuendo allo sviluppo di una cultura imprenditoriale attenta ai criteri ESG – Environmental, Social and Governance (ambiente, società e governance) – che sia inclusiva e non esclusiva”, ha dichiarato Filippo La Scala, a.d. di Garnell. “Attraverso approcci innovativi, utilizzando metriche semplici, di facile comprensione e calcolo, saremo in grado di coinvolgere tutte quelle imprese che per struttura, dimensione, articolazione dei dati aziendali, hanno rinunciato a intraprendere un percorso ESG, ad essere considerate “best in class”, o anche ad aderire a protocolli internazionali. Vogliamo infatti promuovere la diffusione di best practice presso le piccole e medie imprese (nerbo dell’economia reale italiana) che non dispongono delle risorse manageriali ed economiche per adottare criteri e strumenti di misurazione degli approcci classici ESG, favorendo lo sviluppo di vantaggi competitivi anche presso queste aziende”.

Chiara Miodocente del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, coordinatrice dello studio e a capo di un team di professori e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari oltre che di professionisti di Garnell, ha illustrato più dettagliatamente la metodologia e due casi aziendali: “Il progetto individua metriche e indicatori sintetici, affidabili e facilmente gestibili e comprensibili anche dal cliente finale, in grado di fornire una valutazione qualitativa e quantitativa della sostenibilità economica, ambientale e sociale degli investimenti. La metodologia di misurazione è stata sviluppata a partire da una modellizzazione teorica che è stata anche sperimentata empiricamente in casi aziendali di PMI. La valutazione degli impatti è condizione imprescindibile al fine dello sviluppo trasparente del social impact investing, che mira a misurare la long term value creation, cioè la capacità dell’impresa di creare valore per tutti nel lungo termine.

In merito alla partnership stretta con Garnell SGR sul fondo Agrifood One Roberto Burdese, Presidente Onorario di Slow Food Italia, ha dichiarato: “Continua il cammino di Slow Food al fianco di Garnell nella creazione di questo fondo che ha l’ambizione di essere fortemente innovativo e di costituire un importante precedente nel mondo della finanza: si punta a investire sull’economia reale, sul settore primario e le sue immediate pertinenze, su qualcosa di concreto come il cibo, che è un tema che riguarda tutti. Il passaggio di oggi, con la presentazione del lavoro dell’Università Ca’ Foscari, è un ulteriore tassello di valore nella costruzione del progetto che abbiamo tutti quanti in mente.”

Gli indicatori elaborati in questo progetto sono uno strumento fondamentale per supportare advisor e gestori nell’identificazione di investimenti che mirino alla creazione di un adeguato valore per l’investitore e per la società civile nel suo complesso. Essi permetteranno altresì all’investitore di comprendere in maniera immediata ed efficace la sostenibilità e le ricadute non economiche dei propri investimenti. Ci auguriamo che queste metriche possano essere condivise e adottate anche da soggetti istituzionali e non che hanno vincoli di gestione sempre più stringenti e “mission related”, quali ad esempio, in Italia, le Fondazioni bancarie – ha aggiunto La Scala – La collaborazione con Ca’ Foscari rappresenta per noi un elemento strategico di contaminazione con il mondo accademico e della ricerca”. Garnell sostiene le attività della Fondazione Università Ca’ Foscari con un impegno economico pluriennale.

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