Banca del Piemonte dirige la sua nuova Orchestra

Dopo l’entrata in vigore di Mifid 2 cresce l’impegno degli intermediari nell’offrire prodotti sempre più personalizzati alla clientela, coerentemente con le linee guida della direttiva. Sulla scia di questa logica si colloca la notizia del nuovo approccio alle Gestioni Patrimoniali di Banca del Piemonte.

La società ha infatti deciso di riorganizzare l’offerta per il 2018, mettendo a disposizione la gestione patrimoniale Orchestra, 18 nuove linee di gestione, che si differenziano per stile (attivo o passivo), sottostante di investimento (più asset class o una sola asset class) e rischio (alto, medio o basso).

L’obiettivo, come recita il comunicato, è quello di servire, tramite il servizio di gestione patrimoniale, il numero maggiore di tipologie di clientela. Coloro che vorranno dare alta delega potranno scegliere linee a stile gestionale attivo che investono in molteplici asset class sulle base delle analisi e delle decisioni di investimento dei gestori della Banca del Piemonte. Coloro invece che vorranno entrare nel processo decisionale di investimento potranno selezionare determinate aree di investimento, delegando l’onere della scelta dei singoli titoli, oppure potranno comporre la loro asset allocation secondo le loro esigenze di pianificazione finanziaria. Il tutto con una flessibilità nuova rispetto ai tradizionali prodotti del risparmio gestito.

A livello di costi le commissioni di gestione saranno parametrate sul rischio del sottostante, permettendo così al cliente di pagare di meno sugli investimenti a basso rischio (e potenzialmente a minor rendimento). Le commissioni andranno ad aumentare laddove il profilo rischio – rendimento sale.

Spostandoci sull’aspetto fiscale, è permessa la compensazione  fra le varie linee di gestione; a fine anno solare la somma delle performance delle singole linee, positive e negative, origina l’imponibile fiscale.

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