Mifid 2, che guaio per i produttori

A pagare dazio per la compressione delle commissioni attesa dalla Mifid 2 saranno in primo luogo i produttori. E’ quanto pensano i rappresentanti della categoria (asset manager, sgr e compagnie assicurative) secondo uno studio realizzato da Aipb e presentato oggi in occasione del Salone del Risparmio 2018.

Mentre i distributori ritengono che il peso sarà distribuito quasi equamente tra la struttura centrale della distribuzione, la rete commerciale della distribuzione e i produttori, questi ultimi sono convinti che saranno loro a fare i conti più di altri con la nuova direttiva, che nei prossimi mesi dovrebbe portare a una forte compressione delle fee, considerato che ai clienti investitori saranno indicati i costi commissionali non più solo in percentuale, ma in euro.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto della product governance alla luce di Mifd 2, con il presidente di Aipb  Fabio Innocenzi (nella foto), che ha segnalato l’importanza del dialogo con la Consob per identificare il target di clientela per i prodotti proposti. “Spesso si presentano produzione e distribuzione come soggetti destinati a spartirsi le responsabilità, ma si tratta di due ambiti che possono convivere abbinando innovazione e qualità del servizio. Se questo sarà fatto, non vedo particolari traumi sul fronte delle commissioni”.

Sotto l’intervista ad Antonella Massari, segretario generale di Aipb

 

 

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