Qual è il regime fiscale degli ETF

 

La tassazione degli ETF è uguale a quella dei fondi comuni di investimento. Tutti i proventi sono trattati come reddito di capitale mentre tutte le eventuali minusvalenze sono trattate come reddito diverso.

Sia i proventi che le minusvalenze sono calcolati sulla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita dell’ETF, indipendentemente dal valore del NAV.

Nel caso di una posizione formatasi per effetto di una serie di acquisti, il prezzo di acquisto sarà calcolato come “prezzo medio ponderato per la quantità”, cioè sulla base dei prezzi di acquisto realizzati sul mercato e ponderati per le quantità.

I proventi periodici distribuiti dagli ETF sono sempre considerati redditi di capitale e, come tali, non utilizzabili per recuperare eventuali minusvalenze; vengono quindi accreditati all’investitore al netto della ritenuta d’imposta.

La tassazione delle rendite finanziarie avviene conl’applicazione di una aliquota del 26%, sia con riferimento ai redditi di capitale (interessi e altri proventi) sia con riferimento ai redditi diversi (plusvalenze). Sono invece tassati con aliquota agevolata del 12,5% i redditi derivanti dall’investimento in titoli di Stato italiani, di Paesi appartenenti alla cosiddetta “White List”, oppure emessi da enti sovrannazionali.

Ciò implica che per un ETF composto al 20% da titoli di Stato e all’80% da azioni o obbligazioni societarie, i redditi saranno tassati al 12,5% per il 20% e per il restante 80% al 26%.

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