Fee al tappeto, raccolta alle stelle

Questo articolo è apparso sul numero di dicembre del mensile ASSSET CLASS

Durante l’estate ha abbassato le commissioni e in autunno ha già raccolto i primi frutti. Stiamo parlando di Fidelity Investments che negli Stati Uniti, nel mese di ottobre, ha registrato flussi positivi per 6,6 miliardi di dollari. Merito appunto della strategia messa in campo a partire daagosto, quando la società di asset management americana, che ha masse in gestione per oltre 2,5 trilioni di dollari, ha abbassato e a volte ha azzerato le fee su un’ampia gamma di prodotti. Con questa mossa Fidelity è riuscita persino a battere Vanguard, secondo asset manager al mondo, che negli Usa da tempo sta sbaragliando i concorrenti proprio grazie a un’offerta assai competitiva sotto il profilo dei costi. Sempre a ottobre 2018, secondo i dati di Morningstar citati dal Financial Times,la raccolta di Vanguard si è fermata a 4,6 miliardi di dollari, 2 miliardi in meno di quella di Fidelity. Tra i big player statunitensi del risparmio gestito, Lord Abbett si è piazzato a ottobre molto distante dal duo di testa, con flussi positivi per 977 milioni di dollari.

SCONTI D’AUTUNNO – Performance commerciali non brillanti invece per BlackRock, il fund manager più grande al mondo che in America, sempre secondo i dati di Morningstar, ha subito flussi in uscita dai suoi prodotti retail per 890 milioni di dollari. A dimostrare che la strategia low cost è premiante in termini commerciali sono soprattutto alcuni dati: i fondi di Fidelity più venduti sul mercato nel primo mese dell’autunno sono stati proprio quelli in cui le commissioni sono state abbassate in modo più corposo a partire da agosto. Tra questi ve ne sono per esempio alcuni le cui commissioni sono state tagliate da 9 a circa 1,5 punti base, che corrispondono a un costo di appena 15 centesimi per ogni 1.000 dollari investiti. Come se non bastasse, c’è poi un’ intera gamma dinuovi fondi a zero commissioni. Si tratta del Fidelity Zero Total Market e Zero International, che usano benchmark proprietari e hanno un total expense ratio (ter) praticamente nullo senza soglie di investimento minimo. Da quando sono stati lanciati, questi prodotti hanno attratto complessivamente 1,8 miliardi di dollari. Ma cosa pensano iconcorrenti di queste mosse? Per adesso,la prima a reagire è stata Vanguard. Il gigante del risparmio gestito Usa, secondo solo a BlackRock per dimensioni, ha risposto alle politiche di saldi di Fidelity abbassando gli investimenti minimi su 38 dei suoi fondi indicizzati.

In attesa di fine anno “È stato un buon mese per Fidelity, grazie alla nuova politica di marketing corroborata anche dall’attenzione prestata dalla stampa a questo tipo di offerte competitive, relative peraltro aisoli fondi Usa,Abigail Johnson, Fidelity Etf esclusi”, ha affermato Daniel Wiener, un pianificatore finanziariostatunitense e redattore dell’Independent Adviser, una newsletter sui temi d’investimento collegata a Vanguard. Detto in parole più semplici, Wiener ritiene che la vasta eco mediatica ricevuta dall’offerta low cost di Fidelity sia all’origine di questo successo commerciale che, a suo dire, potrebbe però essere temporaneo. “Non ho alcun dubbio che Vanguard tornerà presto in testa alla classifica com’era in precedenza”, ha aggiunto il pianificatore finanziario, citato dal Fiancial Times.

In attesa di vedere di vedere come andranno gli ultimi mesi dell’anno, la società di gestione guidata da Abigail Johnson (nella foto), che fuori dall’America opera con il marchio Fidelity International, si gode i frutti dei saldi che hanno portato al tappeto le commissioni dei suoi fondi e hanno fatto volare alle stelle la raccolta.

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