Assicurazioni, Unapass contraria alla rivisitazione della legge Bersani

Nonostante le divisioni che hanno sempre caratterizzato i due sindacati Unapass e SNA oggi il fronte è comune. Il nemico da combattere, neanche a dirlo, sono i due emendamenti n. 12.1 e n. 12.2. al DDL n. 1195 attualmente in discussione presso la X Commissione del Senato e che se approvati reintrodurrebbero le clausole di esclusiva nei mandati agenziali e limiterebbe il diritto di recesso per il consumatore nei contratti poliennali.

«Credo che gli emendamenti presentati dal Senatore Cursi non rappresentano una novita’ di per se’  dal momento che lo stesso Vice Ministro allo Sviluppo Economico, l’onorevole Martinat, da diverso tempo va asserendo pubblicamente che la Legge 40 “va verificata senza pregiudizi” ed in particolar modo in tema di esclusiva» afferma Massimo Congiu, presidente di Unapass. «E’ certamente una novita’  il ritorno alla poliennalita’». 

Il sindacato guidato da Congiu esprime quindi una forte contrarieta’ a detti emendamenti sia perche’ riporterebbero indietro il Sistema Paese in tema di libera concorrenza sia perche’ ritiene infondate le ragioni su cui gli emendamenti si fondano.

«Il Sen Curzi nelle varie interviste concesse sostiene che: i dati indicano, con il passaggio dai monomandatari ai plurimandatari, un aumento del 32-33 per cento dei costi per le agenzie: sarebbe interessante acquisirli e conoscerne la fonte di questi dati tanto precisi quanto non veritieri» prosegue Congiu. «Se mai il plurimandato abbia comportato costi gli stessi sono stati previsti in un normale piano di investimento ed ammortamento agenti e imprese senza alcuna ricaduta negativa sui consumatori in termine di maggiori premi». Tanto che a confermare questa tesi è il fatto che le associazioni dei consumatori, in primis Federconsumatori e Adiconsum, sono in prima linea perché gli emendamenti non siano approvati. «Mi sembra che le considerazioni fornite dalle associazioni dei consumatori e dalla stessa Antitrust rafforzino la tenuta della Legge Bersani e comprovino i relativi effetti benefici per l’assicurato» continua Congiu. 

E non lesina critiche neppure ad Ania il presidente di Unapass: «L’Ania dovrebbe decidersi di abbandonare la posizione di rifiuto a ridiscutere con le parti sociali». Infatti secondo il presidente di Unapass «Se l’intento del legislatore e’ quello di migliorare cio’ che non va della Bersani non c’e’ cosa migliore che invitare ad uno stesso tavolo di confronto tutte le parti in interesse». Vedremo se l’invito sarà accolto.

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