In particolare dovrebbe essere ritirato l’emendamento per la cancellazione del divieto del monomandato, mentre quello sui
contratti poliennali dovrebbe essere riformulato con una probabile riduzione del divieto del diritto di recesso rispetto ai
cinque anni stabiliti dall’emendamento Cursi-Vetrella.
Nel dibattito che ha animato le ultime settimane erano intervenuti diversi soggetti. Da ultimo anche il presidente di ACB Broker, Luigi Viganotti che proprio su quest’ultimo aspetto, ossia quello della poliennalità delle polizze aveva sottolineato: «Come Associazione ci domandiamo come sia possibile che, incurante dei ripetuti comunicati dell’Antitrust, cieco di fronte all’evolversi dei mercati internazionali, ci sia ancora chi, anziche’ promuovere le riforme per un mercato piu’ libero e concorrenziale, ci possa far temere un cosi’ grave passo indietro». E aveva precisato si tratta di un vero e proprio regalo alle compagnie. «pensate che regalo: tutti i contratti poliennali attualmente in corso si andrebbero a consolidare per cinque anni, permettendo cosi’ alle compagnie di patrimonializzarli e di trattare i sinistri con la certezza che i consumatori insoddisfatti non potranno utilizzare l’arma della disdetta».
A questo punto sembra che la polemica sia destinata a proseguire.