Alla fine l’emendamento è passato. Il 4 febbraio scorso è stato approvato l’emendamento 20.0.9 che aveva suscitato tante perplessità nelle associazioni dei mediatori creditizi. Il fronte si era diviso tra Assocred e Assomea da una parte che si dicevano a favore dell’emendamento e Fimec e Fiaip dall’altra che sottolineavano come l’approvazione dell’emendamento avrebbe messo in crisi l’attività dell’80% dei mediatori creditizi.
In linea generale i principi guida sono rimasti sostanzialmente invariati. Assocred, associazione del credito presieduta da Giancarlo Cupane ritiene che questo sia un passo importante verso il pieno accreditamento della categoria all’interno del settore del credito alle famiglie. Un segmento sempre di più nell’occhio del ciclone e nel quale è necessario oggi più che mai muoversi con un’ottica consulenziale.
«I principi guida contenuti nell’emendamento sono molto positivi, a partire dai requisiti minimi dimensionali per potersi iscrivere all’albo» chiosa Cupane «Rimarchiamo ancora la mancanza di un aspetto fondamentale, quello del titolo individuale per i mediatori persone fisiche, da ottenere previo un serio esame. Confidiamo nel fatto che nel proseguo dell’iter parlamentare questo, e altri aspetti, possano essere valutati e corretti con la fattiva collaborazione delle associazioni di rappresentanza della categoria». Quindi non è ancora il momento di mettere la parola fine alla questione.