Jackfly, bisogna studiare una contromossa

JACKFLY (56a  Puntata)

«Dico che sei stata tu a consigliarmi quel contratto che ora usano per incastrarmi.»
Céline si irrigidisce. «Non ti sembra di esagerare, adesso?»
«Per niente. Quel contratto è diventato una trappola mortale. Se rimango in Nattan Bank perdo improvvisamente il settanta per cento del mio reddito. E per di più non posso neanche fare il mio lavoro. I miei clienti li ho abituati a venirmi a trovare. Dove li ricevo? Faccio venire tutti a casa tua? Se invece vado via gli devo dare un milione di euro.»
Céline si è alzata: «Senti, amore. Capisco che sei nei guai, ma sono qui per starti vicina, per darti una mano. Se te la devi prendere con me, quella è la porta».
Improvvisamente, è come se ti risvegliassi. «Scusa…»

Sei un animale braccato. Torni a bere l’acqua e il pompelmo. Te li sei quasi scolati. Cerchi di mantenerti calmo, mentre racconti il tutto. Ma fremi. Céline abbassa la voce:
«Ascolta, in tutto questo c’è qualcosa che non torna. Innanzi tutto, non ti rendi conto che c’è una contraddizione? Se avessero le prove che hai fatto concorrenza sleale potrebbero licenziarti in tronco, anche a termini del contratto che hai firmato. Perché non lo fanno?»
«Perché non ce le hanno, le prove. Io non ho fatto concorrenza sleale alla Nattan Bank. Sono loro che mi stanno fregando gratis un’attività che mi frutta ottocentomila euro l’anno. Per non avermi più tra i piedi alle riunione degli area manager hanno messo in piedi la storia della concorrenza sleale.»
«Allora vedi che il loro comportamento è già incongruente di per sé? E questo è un punto a nostro favore. Ma secondo te, questo Esposito che gioco sta facendo?»
Ti chini su te stesso. Trai un sospiro profondo, come se ti mancasse l’aria. «Non lo so. Non so se stia raccontando frottole perché gli hanno promesso qualcosa in cambio o se, invece, sono loro, Salutti e Sturli, a sfruttare qualcosa che avrà detto in buona fede.»
«E non credi che sarebbe interessante saperne di più?»
«Cosa proponi?»
«Per esempio, di incontrarlo. Di chiederglielo.»
«Escluso!» esclami. «Sarebbe come ammettere di essere in colpa.»

«Non mi pare, a dirti la verità. Invece potrebbe essere una buona idea per capire quello che hanno in mano, se Esposito sta testimoniando il falso oppure se anche lui non ne sa nulla.»
«No, non mi va. Non mi metto a giocare all’investigatore. Non me ne frega nulla. Tanto lo so perché stanno facendo tutto questo. Perché sto sulle palle a Mancini, perché dico quello che penso nelle riunioni mensili. Ecco perché. Si stanno inventando tutto solo per questo. Mi vogliono piegare a fare quello che vogliono loro. Ma poi… come possono violare un contratto che abbiamo firmato solo due mesi fa, che prevedeva il mantenimento del mio incarico di manager per cinque anni e pensare di farla franca? Come possono pensare che io possa accettare queste condizioni, senza fargli causa?»
«Magari, è proprio quel che vuole Sturli: tu gli fai causa e lui fattura una bella parcella.»
«In ogni caso io ci perdo e loro ci guadagnano.»
«Va bene. È per questo che dobbiamo mantenerci calmi e cercare di raccogliere il materiale per smontare le loro accuse.»
«Non me ne importa niente di smontare le loro accuse. Sono false e basta. Io non devo fare niente, sono loro che devono lasciarmi in pace!»
«Ma come speri…»
«Vedi che stai dalla loro parte? Continui a controbattere, a contrastarmi!»
«Jack, smettila una buona volta!»
«Smettila tu, stronza! Sono venuto qui per cercare un appoggio, un aiuto e tu mi dici che devo smontare le loro accuse! Non ci sono accuse da smontare! Io sono completamente innocente, che tu ci creda o no.»

..continua…                    leggi le puntate precedenti          

*tratto dal romanzo JACKFLY 
(www.jackfly.netdi Nicola Scambia (www.nicolascambia.net)

 

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