Albo dei consulenti, l'accesso è riservato

Finalmente qualcuno fa chiarezza sull’Organismo dei Consulenti Finanziari. Esiste un unico soggetto dotato dei requisiti necessari per iscriversi all’Albo dei Consulenti Finanziari, ed è il consulente finanziario indipendente. A ribadirlo è Nafop, l’associazione nazionale dei consulenti finanziari indipendenti presieduta da Cesare Armellini, secondo la quale “occorre distinguere tra le diverse figure professionali, ognuna con la sua dignità e specificità, che svolgono attività differenti sul mercato. Molti operatori del settore ritengono di conoscere la consulenza indipendente e sono convinti già di prestare questo servizio, ma non è così”.

Dopo questa dichiarazione, focalizziamo la nostra analisi sulle peculiarità del servizio di consulenza. La prima attività messa in atto dal consulente indipendente è l’analisi delle condizioni (commissioni di negoziazione, tasso attivo e passivo, spese varie, ecc.) applicate al cliente dalla sua banca fisica (sportello tradizionale) e/o online. Naturalmente sarà necessario un intervento volto a ridurre tutti i costi a carico dell’investitore e, se ciò non fosse possibile, sarà necessario indicare uno o più intermediari alternativi, che offrano delle condizioni migliori e maggiore trasparenza.

Viene da domandarsi se questo servizio possa essere offerto da una figura professionale legata ad una banca o ad una rete di vendita; secondo Nafop, in materia di mutui e finanziamenti, grazie all’azione del consulente finanziario indipendente (pur rimanendo con lo stesso istituto di credito nella stragrande maggioranza dei casi), si ottengono notevoli riduzioni degli spread applicati e quindi una conseguente riduzione degli importi delle rate da versare.

Per Napof è chiaro come non sia possibile prestare un servizio di consulenza indipendente se si è remunerati da un terzo soggetto (banca o rete i vendita).
Con l’avvio del nuovo Albo, promotori finanziari e dipendenti bancari la cui aspettativa di esercitare una professione consulenziale è stata spesso disattesa, persone effettivamente orientate al “solo” interesse del cliente, possono adesso lasciare le strutture di vendita per capitalizzare le esperienze maturate ed intraprendere la libera professione.

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