Perché l'Efpa corteggia i consulenti

Era il 10 gennaio del 2002 quando Anasf comunicò ufficialmente la nascita di Efpa Italia che aveva, ed ha, come mission quella di promuovere “corsi per la formazione, l’aggiornamento e la crescita professionale dei promotori finanziari. E organizzere a livello nazionale gli esami per conseguire la certificazione di European Financial Adviser e European Financial Planner”, si leggeva nel comunicato diffuso allora dalla neo nata fondazione italiana.

In sette anni di intensa attività i risultati non sono mancati. Anzi. Oggi si contano ben 2836 promotori finanziari, secondo il sito italiano dell’Efpa, certificati. Un numero importante e in costante aumento. Ma se allarghiamo lo sguardo alla vicina Spagna lo scenario cambia.

Efpa Spagna, fondata nel 2000, con soli due anni in più di attività, ha ottenuto un risultato decisamente migliore: oggi nella penisola iberica sono ben 5859 i financial planner certificati Efpa, una cifra ancora molto lontana dai numeri nostrani.

Le reti che hanno spinto in questi anni per una formazione adeguata e un aggiornamento professionale costante sono state molte, ma evidentemente non abbastanza dal momento che, se si considerano i dati Assoreti, ben 25257 promotori non sono certificati.

E nell’attesa che questi professionisti (o le loro reti) decidano di seguire la via della formazione, Efpa Italia guarda sempre con maggiore interesse il mondo dei consulenti indipendenti e, ormai da tempo, si propone come ente in grado di certificare la professionalità dei nuovi fee only.

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