Non siamo mica tutti santi, tanto vale non accanirsi. Secondo questa logica da buonismo oratoriale semplificativo ( con le vesti dichiarate di un’analisi approfondita), appaiono più che mai appropriati i due mesi di sospensione per il signor Pedali. Un numero che va di moda, se si pensa al simile caso del dottor Montaguti. L’uguaglianza “frego un po’ di soldi=due mesi” sembra funzionare.
E così è giunta notizia che il sig. Pierangelo Pedali, già operante per conto di Banca del Valdarno Credito Cooperativo s.c.r.l. dal 19 ottobre 1999 al 6 marzo 2008, è stato sospeso in via cautelare dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario per un periodo di sessanta giorni dalla Consob. Cos’ha combinato? Solite cose.
Pedali ha ammesso di avere acquisito dai clienti diverse somme e di avere consegnato agli stessi clienti prospetti riepilogativi degli investimenti recanti una falsa valorizzazione delle operazioni di investimento effettuate.
Sebbene il rapporto con il datore di lavoro si sia concluso da tempo, tra due mesi il nostro Pedali potrebbe riproporsi sul mercato. In un clima dall’imprinting così samaritano, un posto che lo aspetta potrebbe sempre esserci.