I promotori finanziari non hanno colpe!

Il mondo della consulenza è un mondo in evoluzione (basti pensare soltanto alla recenti aperture nell’ambito dell’advisory alle srl). Un contesto dinamico ma poco definito. Abbiamo posto questo tema al centro di una breve intervista a Roberto Imbriale, amministratore delegato di Independent Private Banker Sim, una realtà emergente della consulenza finanziaria, dal profilo polivalente. Un’occasione utile anche per parlare di una interessante proposta di incontro.

Chiamenti: la professione di consulente è in forte evoluzione. Basti citare l’importanza dell’avvento della fee only. Al tempo stesso il mondo dei promotori non appare altrettanto dinamico. Pensa possano nasce prospettive di revisione della professione anche per questa categoria di professionisti?
Imbriale: penso assolutamente di sì. I promotori finanziari si sono sempre dimostrati capaci di difendere le posizioni di clienti, anche in momenti di forte crisi; basta analizzare i dati di perdita di massa gestita di società con rapporti di holding on line, rapportate ai risultati espressi da alcune reti, che vedono la presenta anche di incrementi della raccolta. E’ chiaro che sulla figura del pf grava la questione del conflitto di interesse; in quest’ottica, la fee only applicata anche a questa categoria può portare finalmente la stessa a interpretare appieno alla consulenza. Noi, come Ipb, abbiamo approcciato questo modello già nel 2004: il nostro private banker fa da trade union tra i nostri consulenti fee only e il cliente finale.

C: Il mondo della consulenza non è preoccupato tuttavia dalla persistente incertezza a livello di normativa? L’albo deve ancora nascere e solo da pochi mesi sono presenti i requisiti di appartenenza, tra l’altro molto generici.
I: La mia società ha mantenuto il servizio di collocamento oltre alla consulenza; sono convinto, conoscendo i pf, che il passaggio dal collocamento alla consulenza fee only non sia così immediato. Noi, attraverso un collocamento di qualità, ci evolviamo alla consulenza a parcella priva di conflitto di interessi, in attesa della dematerializzazione dei fondi. Ecco il nostro modello: il cliente paga una parcella per la nostra consulenza, le varie sgr e/o banche, nel caso collocassimo etf, titoli o fondi, ci forniscono una commissione per l’acquisto di prodotti, che noi provvediamo a riconoscere direttamente al cliente, tramite assegno circolare a fine anno. A ribadire la nostra estraneità da conflitti di interesse, tra i nostri soci non figurano nè assicurative né banche che finanziandoci potrebbe influenzare la nostra proposta di investimento.

C: In virtù del crescente interesse nel mondo della consulenza, i workshop sull’argomento sono sempre più frequenti. Ipb Sim proporrà un evento dal titolo “La consulenza indipendente a parcella per il promotore finanziario” (primo appuntamento il 12 marzo a Cagliari, Caesar’s Hotel), ce ne vuole parlare?
I: Certamente. E’ un appuntamento che l’anno scorso ha già ottenuto un ottimo successo nel nord Italia, con affluenza molto elevata; Questa attenzione nasce dal fatto che il mondo dei promotori è preoccupato ed è in cerca di un modello che gli dia credibilità di fronte al cliente; le strutture tradizionali l’hanno portato a collocare strumenti azionari e obbligazionari a rischio elevato, perché se si fosse limitato a offrire titoli di stato non sarebbe riuscito a sopravvivere economicamente. Ora il tour ripartirà dal sud, chiudendo i suoi appuntamenti a Roma. 

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