Abbiamo avuto modo di parlare dei possibili impatti sul mondo della consulenza, delle recenti modifiche normative riguardanti srl e spa. Esistono problemi concernenti i requisiti degli amministratori di queste società; il rischio che siano differenti rispetto a quelli previsti per il nascente (si spera) albo è reale. Sull’argomento, servendoci di una mail inoltrataci da un nostro lettore, abbiamo nuovamente interpellato Luca Mainò (associtato Nafop).
Ecco la mail ricevuta, con le relative risposte.
In merito all’approvazione da parte del senato dell’art. 18 ter nel TUF (che deve ancora essere approvato dalla Camera), che consentirà, giustamente, anche alle SRL di erogare il servizio di “consulenza in materia di investimenti”, vorrei gentilmente chiedere, alla luce della normativa
vigente:
– quali requisiti patrimoniali (capitale minimo) dovranno, presumibilmente, avere le SRL per essere autorizzate a prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti?
È presumibile che il requisito sia quello previsto dalla Mifid, ovvero 50.000 euro di capitale.
– quali requisiti dovranno avere gli esponenti aziendali? (amministratori, direttori generali) Questo dovrà essere stabilito dal Ministero dell’Economia, a livello di buon senso, sia i soci che i manager dovrebbero avere requisiti simili a quelli richiesti per i consulenti finanziari indipendenti (in particolare il requisito d’indipendenza!)
– quali requisiti dovranno avere i soci? Vedi sopra
– sarà necessaria la certificazione del bilancio da parte di una società di revisione o di un revisore dei conti? Questo ed una serie di altri adempimenti sono previsti per le SIM di consulenza. Nafop sta lavorando affinchè alcuni adempimenti, che non sono pertinenti alle SIM/altre società di consulenza per le quali non è prevista la “gestione” del denaro del cliente, vengano eliminate.
Se avete ulteriori dubbi e/o domande non esitate a porcele. Cerchemo di mettervi in contatto, come in questo caso, con i massimi di settore.