Un caso di sospensione che, per una volta, non parla di soldi prelevati. Bensì versati. Daniele Mantovani è stato sospeso per un periodo di due mesi dall’albo unico nazionale dei promotori finanziari. La colpa? Aver ripianato con versamenti personali, (ottenuti coinvolgendo un altro cliente) le perdite patrimoniali di una cliente, non comunicandole inoltre lo stato corretto dei suoi investimenti. Un caso non di tremenda gravità, ma comunque, a ragione, sanzionabile da Consob.
Tutto è partito dall’avvenuto impiego in titoli con una esposizione al rischio probabilmente superiore alla propensione manifestata dalla cliente; una volta commessi i susseguenti fatti Sanpaolo Invest S.I.M. S.p.A. ha segnalato a Consob presunte irregolarità poste in essere dal sig. Mantovani nello svolgimento dell’attività professionale di promotore finanziario, rappresentando di averne disposto la sospensione dall’attività per un periodo di quattro settimane.
Una volta effettuata l’indagine, l’autorità ha appurato che: gli illeciti accertati hanno coinvolto due soli investitori, e che il sig. Mantovani non ha agito per trarre personali vantaggi, essendosi anzi assunto l’onere di ristorare la cliente delle perdite subite in relazione agli investimenti effettuati; per fronteggiare il problema ha chiesto ed ottenuto il predetto finanziamento da parte di un altro cliente. Infine, non risulta che i clienti abbiano riportato danni in conseguenza delle predette condotte illecite.
Tuttavia, si sa, la generosità non sempre viene apprezzata. Specie se è fatta per coprire magagne.