Accanto alla scelta della presidenza di quest’ultimo, attuale presidente di Impregilo, dovrebbero seguire come vicepresidenti le candidature di Mario Artali (appoggiato dalla Fisac Cgil) e [p]Graziano Tarantini[/p] (Uilca). In questo modo, le varie associazioni sindacali saranno tutte rappresentate al vertice da un loro rappresentate, all’insegna di una rinnovata unione tra questi sindacati.
[p]Beniamino Anselmi[/p], invece, affiancherà i propri colleghi in consiglio, assieme a Giorgio Benvenuto, segretario di Uil e parlamentare. Contrario a questo tipo di distribuzione al vertice, sembra essere il presidente uscente Roberto Mazzotta, che si prepara a candidarsi nuovamente come leader del gruppo dei soci non-dipendenti.
Secondo quanto riportato da Radiocor, il presidente della Bpm non vedrebbe bene il metodo con il quale si sarebbe arrivati alla scelta di candidatura di Ponzellini, senza nulla contro alla persona, sia chiaro. Mazzotta, infatti, è critico nei confronti della spaccatura da parte della componente dei soci dipendenti; i poteri di rappresentanza e di peso politico avrebbero dovuto ceder il posto ad una cooperazione maggiore finalizzata al bene dell’azienda, secondo il pensiero del presidente di Banca Popolare di Milano.